1. Red Piper


    Data: 17/08/2024, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: DarkKnight83, Fonte: RaccontiMilu

    ... scuso. E’ vero, ho chiesto a Giovanni di non andare via. Ma l’ho fatto perché avrei sentito la sua mancanza, non volevo mancarle di rispetto.- L’uomo la fissò dubbioso, massaggiandosi il mento. Quando finalmente si alzò Arianne sentì un brivido di paura. -Voglio crederti.- Disse l’uomo girando attorno alla scrivania. ‘Ma prima voglio vedere se hai rispettato le regole. Chinati in avanti, faccia e busto sulla mia scrivania.- Arianne sapeva di essere sull’orlo del precipizio. Martini non scherzava, glielo stava dimostrando con il suo atteggiamento: se non lo avesse assecondato avrebbe fatto ciò che le aveva promesso. Si chinò in avanti, appoggiando prima il busto e poi il volto sulla scrivania, le mani larghe accanto alle spalle. Sentì il professore avvicinarsi e sollevarle la gonna fino ai fianchi. Le mani dell’uomo si mossero sulle sue cosce, sfiorando il bordo delle calze a rete a sfiorandole il sesso nudo. Arianne trattenne il respiro: il contatto era piacevole, le mani enormi la facevano fantasticare suo malgrado. Si vedeva palpata da quelle mani, vedeva le grosse dita profanarle il sesso con forza. Scacciò il pensiero. Quell’uomo stava abusando di lei, la stava obbligando a tradire il suo amore. -Bene, almeno le regole le hai rispettate. Per questa volta sei perdonata, però dovrò punirti. Sei d’accordo di meritare una punizione?- -Io’ sì, signore. Me la merito.- L’idea di essere punita le aveva seccato la gola. Da quanti anni non era punita dai suoi genitori? Ed era ...
    ... sicura che la punizione che le avrebbe impartito Martini sarebbe stata di un genere completamente diverso. Sentì l’uomo allontanarsi, per tornare qualche secondo dopo. Si stava chiedendo perché si fosse allontanato quando sentì uno schiaffo improvviso sulla natica. No, non era stato uno schiaffo. Martini l’aveva colpita con qualcosa di diverso, di duro ma flessibile. Arianne visualizzò un listello di legno che aveva visto entrando, come un righello spesso mezzo centimetro, largo una mezza dozzina e lungo mezzo metro. Il colpo le strappò un urlo. Sentì subito un forte bruciore sulla natica colpita, un dolore che le fece lacrimare gli occhi. -Zitta, cagna! Mentre ti punisco devi stare in silenzio. Per la tua arroganza sono dodici colpi, ma ad ogni urlo ne aggiungo la metà.- Il secondo colpo raggiunse la seconda natica. Arianne riuscì a non urlare, stringendo i denti e cercando di gridare dentro la sua mente. Martini aspettò qualche secondo, quindi continuò a colpirla. Uno, due, altri dieci colpi la raggiunsero in sequenza. Quando finì Arianne stava piangendo. Sentiva le natiche bruciare come se fossero state su una stufa rovente, era sicura che le sarebbero rimasti i segni per giorni. Tuttavia una parte di lei si rammaricò che fosse finita. L’uomo le aveva impartito una lezione, le aveva mostrato che era lui a comandare e che lei doveva sottomettersi. Sentì due grosse dita avvicinarsi al sesso, strusciando contro le grandi labbra. -Lo sapevo.- Martini spinse con forza le dita nel ...
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