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Elisa ed il sesso con Barbara
Data: 14/08/2024, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... niente ed aveva detto a voce alta, affinché la sentissi “Elisa, io sto uscendo. Starò fuori per non meno di due ore. Vado dal parrucchiere e poi da Giovanna! Mi raccomando!” “Stai tranquilla, mamma. Io sono qui. Sono con Barbara. Buona serata” ed ho sentito la porta chiudersi. Visto che eravamo solo noi due, dalla mia camera ci siamo spostate in soggiorno andando a sederci sul divano. Barbara si è sfogata e mi ha raccontato della delusione che l’ha presa nel vedere che con il suo ragazzo le cose stavano sempre peggiorando e non vedeva via d’uscita. Tra uno sfogo e l’altro ha anche pianto e non mi sono trattenuta dall’abbracciarla e stringerla a me. Lei non si è opposta ed ha ricambiato la stretta dandomi modo di sentire il profumo della sua pelle, il calore del suo corpo che già mi aveva eccitato; il sentirla così vicina mi provocava brividi nella schiena. In uno degli abbracci ho spostato leggermente la testa ed ho visto a pochi centimetri dalla mia bocca il suo collo ornato solo da una collana ed ho deciso di provarci. Mi sono detta che non potevo farmi sfuggire quell’occasione così apparentemente ghiotta. Allora ho fatto sì che le mie labbra sfiorassero la sua pelle facendo sembrare quel gesto del tutto casuale. Al contatto lei ha sospirato e per me era già qualcosa poiché quel tocco le aveva provocato qualcosa. Avrei potuto allontanarmi da Barbara invece ho continuato ad accarezzarle il collo con piccoli gesti fugaci dandomi modo di sentire che lei tratteneva il fiato. ...
... Questo mi ha convinto a provare ad essere più decisa ed allora le ho dato qualche delicato bacio a cui non si è sottratta. Mi sono chiesta se fosse il caso di osare maggiormente a costo di giocarmi la sua amicizia. Sfidando la sorte ho fatto scivolare la lingua sulla sua pelle, leccandola lentamente soffermandomi in alcuni punti per succhiare ma non troppo per non lasciare segni. Barbara non ha detto nulla lasciandomi fare, non mi ha neanche detto di continuare e neanche di fermarmi. Non ha reagito neanche quando ho posato la mia mano destra sulla sua coscia dopo aver sollevato la sua gonna abbastanza corta ad un centimetro dall’inguine. Dato il suo atteggiamento passivo ed indagatore ho osato sfiorarle l’interno coscia mentre nel contempo continuavo a leccare e baciare il collo. Con le dita ho disegnato il contorno delle sue mutandine nell’inguine e non ho notato segni di insofferenza ed ho ritenuto che mi potevo spingere anche sotto il tessuto alla ricerca di altre zone erogene. E stato allora che ho fatto scivolare un dito sotto il tessuto leggero del suo slip scoprendo che era bagnata ed eccitata. Con la bocca sono scesa dal collo alle tette che teneva prigioniere in un top aderente; le ho tirate fuori ed ho preso un capezzolo in bocca. Stavolta Barbara non è riuscita a trattenere un gemito di piacere e mettere le mani tra i miei capelli spingendo la mia testa verso le sue tette. Quello era un primo passo. Ho leccato e stimolato i capezzoli mentre il mio dito le ha sfiorato ...