Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – quinta parte
Data: 07/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
Ormai Francesca aveva totalmente in pugno tutto di me, perfino la mia mente. Non avrei avuto alcun problema a farmi manipolare come più avrebbe gradito, perché con il discorso che mi fece ora sapevo bene quale strada prendere e di me poteva fare quello che voleva. Tuttavia, lei non era come quella stronza che avevo conosciuto… pur potendolo fare, non si approfittò mai del tutto di me. Lei voleva solo divertirsi con me, ma non al punto di farmi perdere la dignità. Lei in fondo mi voleva bene ed aveva rispetto per me. Non manipolò mai del tutto la mia mente, perché mi diceva: “dunque, schiavetto… ora è pur vero che io ti posseggo e di te posso fare quello che voglio, ma ti lascerò sempre uno spazio di libertà. Potrei tranquillamente annullare la tua libertà, ma non lo farò, perché tu sei una persona, non una cosa. Se vorrai in qualsiasi momento interrompere questo nostro rapporto, potrai farlo ed io non mi opporrò. In quel caso, poi, non ci sarebbero conseguenze negative per te, perché non ti allontanerò, né ti manderò via e, anzi, per me resterai sempre la persona importante che sei adesso e farò per te ogni cosa buona di cui ci sia bisogno.” Io dissi: “padrona, mi creda, io sto bene così e non dirò mai di interrompere… lei ha fatto per me quello di cui c’era realmente bisogno, ossia farmi render conto che il mio posto è ai suoi piedi per farmi seghe e farmi umiliare da lei come lo sfigatello che sono. Lei ha liberato la mia mente, mi sento più leggero e sereno… grazie!”. Lei ...
... disse, sorridendo: “eh, sì, sfigatello… ti ho manipolato proprio per bene… ormai mi è ben chiaro che farai qualsiasi cosa io voglia… molto bene”. Dopo aver detto questo, disse: “dunque, sfigato… adesso ti dico quali sono i programmi della giornata… prima pensavo di uscire, ma non ce n’è bisogno. Questo lo faremo nei prossimi giorni, quando dovrò prepararmi per rendere ufficiale il mio fidanzamento con Marco ed in quel caso dovrò essere al massimo della mia bellezza. Oggi, invece, resteremo in casa e… sai… verrano un paio di mie amiche!”. Una brivido di freddo di percorse la schiena, perché temevo che in questo modo qualcun altro avesse potuto sapere del nostro rapporto… la padrona, vedendomi impaurito, mi disse: “no, dai… stai tranquillo, schiavetto… anche loro sono ragazze molto discrete e la cosa rimarrà solo tra noi quattro. Diciamo che a loro ho parlato di te e sono curiose di conoscerti. Non preoccuparti… non ho detto loro che sei solo il mio schiavetto personale, ma che sei anche un ragazzo mediamente carino, intelligente, sensibile, molto colto e con un pisello che se proprio non è grandissimo è quantomeno normale. E comunque loro sono come me… non sono delle stronze, fidati… vorranno prima conoscerti e fare amicizia con te e poi valuteranno se essere occasionalmente le tue padrone, anche se quella principale sarò sempre io ahaha”. Io dissi: “padrona, onestamente sono terrorizzato all’idea”. Lei mi disse: “lo so, immagino… anche perché non credo ti sia mai capitato di ...