1. MIA MADRE PARTE QUARTA


    Data: 06/08/2024, Categorie: Voyeur Sesso Interrazziale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    ... anche ricattatore.”
    
    Che stronza bugiarda, mi vennero in mente le parole che avevo letto nel suo diario la prima volta che era andata nello studio del dottorino: [“ed allora non perdiamo tempo, dai PRENDIMI sono mesi che desidero questo momento”, mi alzai la gonna in vita e mi posizionai sul bordo del lettino con le GAMBE penzoloni], altro
    
    che amore la troia l’aveva fatto per il puro desiderio di un cazzo nella pancia, che puttana.
    
    “Mammina, tu non devi più pensare a loro, sappi che ci sono io che posso farti sentire una vera donna, io ti darò tutto l’amore e l’affetto che meriti e per quanto riguarda il resto, tocca qua.” e le portai la mano sulla patta.
    
    Lei la ritirò immediatamente, ma io gliele strinsi forte e la riportai sul pacco, questa volta non si oppose e quasi sicuramente in crisi di astinenza, mi strinse ancora più forte a se e cominciò ad accarezzarmi il rigonfio, era fatta, mi buttai a capofitto tra le sue mammelle e cominciai a baciarle da sopra la vestito, che meraviglia.
    
    Con un gesto elegante la puttanona fece scivolare la spallina del vestito e mi
    
    diede da succhiare un durissimo capezzolo, poi armeggiò intorno alla cintura dei miei pantaloni, li sbottonò, me li calò alle caviglie, mi abbassò la mutande facendo venire fuori la bestia infoiata e mentre con una mano mi accarezzava le palle con l’altra prese a scappellarlo cominciando una deliziosissima sega.
    
    Mi sembrava di impazzire, era una situazione paradossale, ero attaccato al ...
    ... suo
    
    seno come un neonato ma avevo una mazza durissima che non vedevo l’ora di
    
    schiantargliela in corpo.
    
    “Poverino come soffre, sta per scoppiare, adesso ci penso io.” disse la viziosa e
    
    si piegò sul mio cazzo cominciando a leccarmi la capocchia.
    
    Appena se lo portò tra le labbra le bloccai la testa, con un lento colpo di reni
    
    glielo infilai in bocca fino alla gola dove scaricai un fiume di densa sborra.
    
    “Accidenti, quanta, avevi proprio bisogno di godere”, commentò la mia adorabile
    
    mammina quasi a giustificare il depravato bocchino al figlio.
    
    Capii che davanti ad un cazzo non aveva freni e che la pompa era solo l’inizio della realizzazione di tutti i miei sogni, divenni subito esplicito.
    
    “Erano mesi che non desideravo che questo, sapessi quante seghe mi sono sparato mentre leggevo il tuo diario,
    
    sapessi quante volte ho sognato di essere al posto di Angelo, lo invidiavo tanto, avrei voluto chiavarti io, essere io a sfondarti il culo e a riempirti la bocca di sperma.”
    
    “Non pensiamo più al passato, da oggi in poi faremo tutte quella cose che hai sognato, ma adesso fai godere anche me, dai leccami la fica.” e si stese sul divano e divaricò oscenamente le cosce.
    
    Che mamma zoccola che tengo, che depravata bocchinara, che fortunato che sono, pensai.
    
    Prima di cominciare a leccare mi alzai ed andai a prendere il vibratore.
    
    “Oh Dio, sapevi anche di quello, che figura, mi considererai sicuramente una
    
    viziosa”.
    
    “Ma cosa dici, tu sei solo una donna ...
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