MIA MADRE PARTE QUARTA
Data: 06/08/2024,
Categorie:
Voyeur
Sesso Interrazziale
Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster
... FUORI!!!!,
A: Bravo vedo che hai capito, è sempre comodo avere una puttana a disposizione
che non può negarmi niente, non solo per me ma anche per far divertire qualche
amico che poi mi sarà ovviamente molto riconoscente, ma sei un coglione se la
credi “una bravissima persona”, quella è una vera stronza, basta dire che è
sposata e viene a farmi bocchini fino nell’ambulatorio peggio di una
prostituta, bisogna però riconoscere che è una grandissima chiavata, mi fa
impazzire, quasi mi dispiace che me la scoperò solo fino a fine mese, ma una
volta sposato la mando a fare in culo, voglio essere fedele a mia moglie, il
MIO UNICO VERO AMORE, e vedrai che la stronza mi sostituirà subito con un
altro, basta che gli dia tanta razione di cazzo quanta gliene ho data io in
questi anni.
G: Fuori, fuori, sei una canaglia, che IDDIO ti perdoni.
Prima che uscisse ho fatto in tempo a nascondermi ed a non farmi vedere, non volevo dargli la soddisfazione di vedermi piangere, poi mi sono sentita tanto male, mi sembrava di impazzire, la mia testa scoppiava, non era possibile, l’uomo che amavo con tutte le mie forze era un ricattatore che si era preso gioco di me, che mi aveva ingannata nel modo più vergognoso possibile, che aveva una fidanzata
da sposare tra pochi giorni, che mi definiva una troia, una puttana, una
prostituta, che mi avrebbe mandata a fare in culo senza tener conto dei miei
sentimenti trattandomi come una cosa da gettare dopo ...
... averla usata, che mi aveva usata per i suoi squallidi ricatti a quel povero Frate Giovanni, cui aveva fatto intendere che ero io che desideravo fargli un pompino, che ero io che volevo farmi
inculare perché sono una viziosa, una depravata, CHE STRONZO, l’avrei ammazzato.
Subito dopo è uscito il Frate, mi ha vista che singhiozzavo, ha capito subito che avevo ascoltato tutto, mi ha pregata di entrare nella sua stanza ed appena entrati ha chiuso la porta e mi si è inginocchiato davanti, mi ha baciato le mani e
piangendo mi ha detto.
“Sono un verme, ho peccato tantissimo, ma credimi sono pentito, ti chiedo scusa, adesso sai come sono andate le cose, ma non per questo sono giustificato, mi
vergogno di me stesso e chiedo perdono prima che a Dio a te, povera donna finita
tra due depravati, perdonami, ti prego, se puoi, perdonami.”
Dopo quello che avevo ascoltato prima non ho fatto fatica a credergli, anzi mi ha quasi fatto pena, ma poi mi sono ricordata di quello che mi aveva costretto a fare quella volta in sacrestia, ho risentito il disgusto della sborra in gola, “gli uomini sono tutti uguali, tutti porci” ho pensato.
“Si rialzi, non pensi a lei, pensi a quel depravato, se vuole lo licenzi, lui non avrà il coraggio di parlare in giro di noi, e se pure lo facesse, lo denuncerei per calunnia, non ha testimoni, ed inoltre lo direi a mio marito che gli spaccherebbe la faccia per non dire che gli spezzerebbe le gambe”.
“Grazie, lo farò subito, grazie la sua ...