Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Turchia (1° turno)
Data: 06/08/2024,
Categorie:
Incesti
Sensazioni
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... stato da polli. Così dopo essersi guardata in giro, come se un po’ se ne vergognasse, sputò a sua volta sulla propria mano e gliela strinse. «Bleah!» esclamò a quel punto Paolo, con una smorfia inorridita. Una reazione inattesa che la invogliò a dargli una spinta, con cui fra le risate lo mandò a gambe all’aria.
Il secondo tempo era iniziato da circa sette minuti, quando sul cross di quel giocatore azzurro dalla destra ci fu l’intervento maldestro di un difensore turco, che spinse la palla nella propria rete. La gioia esplose in tutto il salotto, mentre Ilaria si limitò a un sorriso sardonico. Specialmente quando Paolo improvvisò un balletto apposta per lei, il cui linguaggio del corpo era riassumibile con un “Te l’avevo detto”. «Calma, è ancora lunga» provò a difendersi lei, anche se ora la sua fiducia vacillava. Per quel che aveva visto fino a lì, la Turchia non dava molto l’impressione di potere andare in rete, e al momento di scommettere aveva deciso di confidare proprio nello zero a zero.
Quando suo zio chiese se si potesse avere qualcosa da bere, senza esitare si alzò e si offrì volontaria per andare a prendere le bibite in cucina. Nonostante la scommessa in atto, lei rimaneva senza dubbio quella meno interessata alla partita. In confronto al piacere di sgranchirsi un po’ le gambe, perdere qualche azione non era certo un problema. Il problema vero invece fu che, mentre prendeva la coca cola dal frigo per versarla sui bicchieri che aveva già adagiato su un ...
... vassoio, sentì un secondo, inconfondibile boato provenire dal salotto. «Immobile!» esclamò Paolo raggiungendola in cucina, coi pugni chiusi in segno di esultanza. Ilaria fu di nuovo costretta ad abbozzare, consapevole che con tutta probabilità quella scommessa l’avrebbe persa. «Se ti serve una mano con la scelta dei costumi, fammi sapere» la incalzò, galvanizzato da quel raddoppio. Secondo lui era già tempo di fare la valigia, era convinto che Ilaria non potesse più sottrarsi a quelle due settimane di mare. La frase tuttavia non lasciò indifferente sua cugina, che decise di rispondergli con una provocazione: «Perché, scusa? Che hai da dire sui miei costumi?». Il sorriso sul volto di Paolo si eclissò in un secondo, lasciando spazio all’imbarazzo. Per lui doveva essere solo una battuta, ma in quel momento si era reso conto che la sua domanda poteva essere interpretata maliziosamente. Provò a balbettare qualcosa, ma così facendo espose ancora più il fianco alle provocazioni di Ilaria, che improvvisamente sentiva di aver riacquistato potere nella conversazione, e con quella improvvisa timidezza era pronta ad andarci a nozze.
«No dai dimmi, sono curiosa – insistette – Che costumi vuoi che metta in valigia?». Paolo d’un tratto aveva perso tutta la propria sicumera, e non sapeva bene come uscire da quella situazione. E alla fine pensò di provarci nella maniera più semplice… con la sincerità. «Ecco, beh… per esempio ne avevi uno verde e bianco, due anni fa, che mi sembrava carino…». ...