-
Il mio amore mi ha fatto cornuto! – Capitolo 3
Data: 04/08/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: Bobbi, Fonte: RaccontiMilu
... fiondai dentro l’armadio. Li sentii entrare. Sentii ricominciare i rumori del pompino. Non ce la facevo a resistere, ero eccitatissimo e dovevo assolutamente guardare. Spinsi leggermente l’anta e guardai. Giulia era presa dal suo lavoro. Le tolse la maglietta e il reggiseno e iniziò a palparle il seno. Era la prima volta che lei si spogliava o si faceva toccare. Marco la sollevò e la fece distendere. Piano piano iniziò a sfilarle i jeans e lei rimase solo con un perizoma indosso. Infilò la mano dentro e prese a masturbarla. Giulia mugolava di piacere, sentivo il rumore della sua figa che grondava umori. Le sfilò anche il perizoma e lei per la prima volta fu completamente nuda di fronte a lui. Si fiondò tra le sue cosce per leccare quella figa meravigliosa. Ma lei lo bloccò. “No dai… non me la sento… persino ad Andrea non l’ho quasi mai lasciato fare… e siamo sul nostro letto… mi sento a disagio…” Marco la guardò con un’aria strafottente. “Non mi pare che fino a qualche minuto fa tu fossi molto a disagio a farmi un pompino, proprio qui, sul vostro letto” “Sì ma-“ “Niente ma! La tua figa è più sincera di te, guarda come è bagnata” e dicendo ciò le infilò due dita e la sditalinò con foga per far sentire quel rumore inconfondibile. Dopo essersi accorto che non opponeva più resistenza, scese di nuovo giù e questa volta pote tuffare il suo viso tra le cosce bagnate di Giulia. Giulia si contorceva dal piacere, mentre io avevo un’erezione tremenda e dovetti tirarlo fuori per ...
... non impazzire. Marco rimasi lì per una decina di minuti, durante i quali la mia lei venne due volte. Anche lui era molto eccitato e decise di tentare la mia povera Giulia. Avvicinò il suo cazzo enorme all’entrata della sua figa e ci strofinò la cappella. “NO! Cosa stai facendo?!” “Niente, niente… te lo sto solo facendo sentire… non lo vuoi?” “No… non voglio tradire Andrea…” Nella sua testa spompinarlo non significava tradirmi! Era un modo per difendersi dai sensi di colpa, ne ero sicuro. “Ma tu l’hai già fatto… non prendiamoci in giro… e poi… senti come è grosso… non ti piacerebbe cambiare un po’ dal cazzetto del tuo ragazzo?” Giulia rimase in silenzio, con gli occhi fissi sulla cappella violacea e pulsante. “Va bene… ma solo per poco…” “Certo, certo… come vuoi tu!” Spinse quell’arnese enorme nella sua figa e lei trasse un respiro improvviso di piacere e sorpresa al contempo. “E’… è enorme…” riuscì a malapena a dire in preda al piacere e dopo pochi secondi i suoi spasmi e le sue grida mi dissero che era venuta. Marco la impalava con foga. La mise a pecorina e questo sembrò farla godere sempre di più. “Dai! Più forte! Sbattimelo dentro!” La mia ragazza era in preda a una trance e non pensava ad altro se non al cazzo di Marco. Dopo quaranta minuti, Marco sembrava ancora tranquillo e per niente vicino all’orgasmo. “Dimmelo! Chi è ha il cazzo migliore? Chi preferisci che ti scopi, troia? “Il tuo! Il tuo mi fa impazzire! Tu mi fai impazzire! Vengo di nuovo!” e urlò il suo ...