1. Il mio amore mi ha fatto cornuto! – Capitolo 3


    Data: 04/08/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: Bobbi, Fonte: RaccontiMilu

    Aprii gli occhi. Per qualche secondo rimasi immobile, riprendendo contatto con il mondo. Un mondo di fidanzate puttane e di patetici cornuti che subiscono senza proferire parola… insomma, il mio mondo.
    
    Mi voltai e guardai la schiena di Giulia, nel sonno più profondo. Le immagini della sera prima mi turbinarono nella mente come flash… lei che ingoiava il cazzo di Marco, il suo sperma, che si toccava mentre lo spompinava… più e più volte. L’aveva fatto venire quattro volte. La mia mente era ormai definitivamente divisa fra l’umiliazione e l’eccitazione. E al momento stava vincendo la seconda. Mi avvicinai a lei e con la mano scesi giù, fino dentro le sue mutandine, e iniziai a giocare col suo clitoride. “Mmm… amore… dai ti prego… sono stanca… non ho voglia di fare l’amore…” “Dai… sono due settimane che non lo facciamo… ti supplico…” “No”, si girò verso di me assonnata “posso farti una sega se hai così tanta voglia” Una sega! Solo qualche ora prima ci mancava poco che ingoiasse tutto quel figlio di puttana e io potevo ottenere solo una sega supplicando? Mi arresi. “Va bene…” Prese il mio cazzetto in mano e iniziò a menarlo. Mi vennero in mente le immagini di lei che sbocchinava Marco e venni dopo dieci secondi. “Contento?” mi guardò con un’aria di compassione e delusione. Non le risposi e mi alzai dal letto per prepararmi.
    
    Quella sera dovevo andare a cena con degli amici mentre la mia ragazza sarebbe rimasta a casa per studiare per un esame molto importante. Marco era ...
    ... tutto il giorno in giro e non sapevo dove fosse andato. A causa di un imprevisto la prenotazione non era stata presa e ci arrangiammo mangiando qualcosa in giro. Tornai molto prima del previsto e quando rientrai in casa non c’era nessuno… iniziai a preoccuparmi. Andai a stendermi sul letto e a pensare dove potesse essere andata Giulia, e soprattutto con chi. Dopo una mezz’ora sentii il portone che si chiudeva e delle voci, socchiusi la porta della mia camera e rimasi in ascolto.
    
    “Grazie per la cena, sei stato molto carino” era Giulia e sembrava brilla. “Figurati, fa sempre piacere andare a cena con una bella gnocca come te” Giulia ridacchiò, ormai non mi stupivo più di come reagiva al machismo di Marco e alla sua volgarità. Aprii un po’ di più la porta così da riuscire a vedere cosa succedeva. “Come posso ripagarti?” gli si avvicinò e gli mise le mani sulle spalle, guardandolo dal basso. Lui non rispose nemmeno, le prese la mano e gliela portò sulla patta. Per un attimo lei sembrò esitare, ma come le altre volte fu questione di un attimo. Tirò giù la zip ed estrasse il grosso cazzo, subito si mise in ginocchio e iniziò a fare un pompino rumoroso, facendo arrivare il cazzo sino alla gola. Marco nel frattempo le spingeva la testa dandole il ritmo e godeva della bocca della mia donna con gli occhi chiusi, in estasi. Dopo qualche minuto, la fece rialzare. “Andiamo nella vostra camera da letto” Il cuore prese a martellarmi nel petto. “Mm… ok… perché no?”
    
    Fui preso dal panico! Mi ...
«123»