1. IN VACANZA CON LA FIDANZATA 3°


    Data: 04/08/2024, Categorie: Voyeur Hardcore, Autore: Denis1956, Fonte: xHamster

    ... fotto come mi pare e piace. Anzi, guarda bene cosa faccio adesso.
    
    Le toglie il dito dal culo, la fa voltare con la schiena appoggiata al letto. Si appoggia le gambe sulle spalle e ricomincia a fotterla, guardandola negli occhi. Poi lentamente, avvicina la sua bocca alle labbra di lei e la limona tutta. Le infila la lingua in gola, mentre il membro le spacca l’utero. E lei, non resiste più. Esplode ancora.
    
    - Godo, porco, godo. Mi fai impazzire. Godooo! – le parole si smorzano in gola e si trasformano in lungo gemito di piacere.
    
    A questo punto, neppure lui riesce più a trattenersi, e senza chiedere se può, accelera i colpi fino a sborrarle in fica tutto lo sperma che ha, e che non deve essere poco a giudicare dal numero di colpi finali. Dopo, si accascia su Valerie, che lo abbraccia, accarezzandogli la schiena forte e giovane. Le ha sborrato dentro senza chiedersi se stesse rischiando di ingravidarmi la donna, il porco. Fortuna che Valerie prende la pillola. Ma ho la sensazione che a lui non sarebbe dispiaciuto lasciarmela incinta. Farmi le corna all’ennesima potenza, rendendomi padre di un figlio suo. Questa idea, mi dà il colpo di grazia e sborro anch’io. Un orgasmo doloroso a causa del lungo tempo in cui mi sono sparato la sega. L’uccello mi fa male, ma il primo schizzo di sborra è così forte che mi colpisce il mento. Mi pare di morire di piacere. Un orgasmo così intenso e prolungato non ricordo di averlo mai provato. Ci vogliono almeno un paio di minuti prima che ...
    ... ritorni vagamente cosciente di dove mi trovo e di ciò che è accaduto. Quando guardo verso il letto, i due giovani sono ancora lì che si baciano come amanti, poi lentamente, lui si sfila ancora duro dalla fica e minacciosamente si avvicina alla mia poltrona, a me che sono impietrito. Appoggia la cappella alle mie labbra e mi ordina di succhiare. Non voglio, non l’ho mai fatto, ma contro la mia stessa volontà apro le labbra.
    
    - Succhia il cazzo dell’uomo che ti ha fatto cornuto. Rendigli omaggio.
    
    Valerie sdraiata sul letto, con la fica indolenzita, osserva ciò che accade. Io lecco, dapprima maldestramente poi - ricordando i movimenti di Valerie quando mi fa i pompini – li imito. E succhio, lecco, passo la lingua sul frenulo, con la lingua scivolo lungo tutto il tronco di carne. Con la mano soppeso lo scroto poderoso. Mi ci appassiono, scopro che mi piace. Lui mi blocca la testa e cerca di infilarmelo dentro tutto. È impensabile. Nonostante la mia buona volontà, è troppo grosso. Superata la vergogna iniziale potrei continuare per ore, ma lui incidentalmente osserva l’orologio sulla parete. Si rende conto che si è fatto tardi.
    
    - Su, da bravo, lasciami l’uccello. Devo andare a lavorare.
    
    Valerie è ancora immobile sul letto.
    
    - Porco, mi lasci così, con la fica squartata?
    
    - Certo, era quello che volevi, anzi volevate, vero cornuto?
    
    - Sì – rispondo io.
    
    Il cameriere si riveste. Bacia nuovamente Valerie, mi saluta e ci lascia lì.
    
    - Ciao! Se volete ancora il mio ...