1. L’etero


    Data: 03/08/2024, Categorie: Trans Autore: evapetra, Fonte: Annunci69

    ... Dopo 15 minuti circa mi apparve un maschio nudo, con un corpo tonico e un culo di tutto rispetto che mi aspettava, sdraiato sul lettino. Iniziai il massaggio, gambe e piedi a cui dedicai un po’ di tempo, poi schiena e glutei, era davvero sodo, lo massaggiai per una buona mezz’ora, ad un certo punto, mentre ero davanti a lui e mi dedicavo alla sua schiena, iniziò ad accarezzarmi le gambe e le chiappe, in modo delicato.
    
    Era pronto ad andare oltre. Le sue mani raggiunsero il mio cazzo, ci giocò, lo tirò fuori dal perizoma e iniziò a succhiarlo, un pompino delicato, dolce ma con un movimento di bocca e lingua che mi fece quasi venire.
    
    Si girò e mi offrì il suo cazzo, turgido e eretto. Mi misi sopra di lui e lo presi in bocca, lui fece altrettanto, nuovamente, con il mio. Glielo succhiai a fondo, lo sentivo in gola, era durissimo. Mi leccò il buchetto, come fece quella notte, con movimenti lenti e regolari, assaporandone ogni millimetro e preparandolo così per altro. Mi scopava la bocca, mentre continuava a penetrarmi con la lingua.
    
    Arrivò poi il momento di andare oltre. Si alzò e prese un preservativo, mi fece mettere a 90 e con un colpo solo entrò nel buco lubrificato. Mi scopò di brutto, a pecora, senza fermarsi, con tutto il testosterone che aveva, mi schiaffeggiava le chiappe e spingeva come se volesse inchiodarmi al divano, la monta durò parecchio, senza sosta, il suo cazzo era padrone del mio culo; il ritmo aumentò, lo sentii gemere, sentii il preservativo ...
    ... gonfiarsi. Si era svuotato (ma non del tutto, compresi poco dopo).
    
    Si tolse il preservativo e si rimise sul lettino. Il suo respiro affannato mi eccitava, era sudato ma, credo, appagato.
    
    Lo massaggiai nuovamente, mi dedicai ad ogni centimetro del suo corpo, per rilassare quei muscoli contratti dalla monta. Si addormentò, sentii il suo respiro profondo.
    
    Proseguii il massaggio e, dopo quasi mezz’ora, le sue mani cercarono di nuovo le mie chiappe, ricominciò ad accarezzarle, riprese a giocare con il mio cazzo e lo tirò fuori. Il pompino era ancora meglio, aveva imparato bene.
    
    Si girò e rividi il suo palo in tiro, mi fece piegare e ricominciammo. Si dedicò al mio buco, mi fece quasi godere perché sapeva come leccare un buco, le sua lingua la sentivo nel cervello, ogni recettore era attivo e l’eccitazione si respirava nell’aria.
    
    Si mise poi in piedi, io in ginocchio glielo presi in bocca e gli feci capire come si succhia un cazzo. Gemeva, si avvicinò ai pantaloni e riprese un preservativo.
    
    Mi ripiegò e lo infilò, con il solito colpo deciso. La monta andò avanti un bel po’, il cazzo non uscì mai, era come catturato dal mio culo e stretto da una morsa che fungeva da calamita. Affondava e godeva, non si fermò fino a quando sentii pulsare e dai suoi gemiti capii che era venuto, per la seconda volta.
    
    Tolse il preservativo e si rimise sul lettino.
    
    Ripresi il massaggio, mi dedicai ai piedi. Mi aveva detto, in una chattata, che gli piaceva farseli leccare. Glieli ...