RIMORSI
Data: 01/08/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... mi fa ancora male pensarci, dimentica quel che ho detto. –
Un singhiozzo di Sonia spinge Anna ad abbracciarla e così restano fino a che Sonia si calma.
– Bene, è ora di andare per me, non voglio far aspettare Angela. Grazie Anna, grazie veramente –
Le due si salutano dandosi appuntamento al mattino successivo. Quando rientra a casa, Angela vede subito il turbamento di Sonia intuendone il motivo. La abbraccia stretta e la porta verso la loro stanza.
– Passerà tesoro mio, presto smetterai di pensarci. Ora hai una vita davanti, con tuo figlio… con me… se mi vuoi ancora –
Sonia si stacca dall’abbraccio all’ultima frase di Angela, la guarda fisso negli occhi per capire il perché di questa frase insinuante:
– Non dubitarne mai Angela, io voglio stare con te, solo con te… –
Le altre parole si perdono nel bacio appassionato che le due si scambiano lasciandosi cadere sul letto. Nella penombra delle abat-jour, si spogliano vicendevolmente senza smettere di baciarsi, di dimostrarsi il loro amore, e l’orgasmo che le coglie molto tempo dopo, stese di fianco l’una verso l’altra, la mano di ognuna tra le cosce dell’amata, è particolarmente intenso e coinvolgente lasciandole in un delizioso stato di torpore che le accompagna verso il sonno.
Il mattino seguente, a casa di Valerio ed Anna, la conversazione vira verso un inaspettata presa di posizione di Cesare.
La sera precedente, tornando a casa, Anna ha raccontato a Valerio di come si sentisse Sonia e lui non ha ...
... detto nulla incupendosi. Da quando ha saputo dell’innocenza di lei Valerio si sente un po’ in colpa, ed è questo che lo spinge a cercare, per quanto possibile di rimediare e garantire quantomeno una tranquillità economica alla ex moglie. Proprio lui inizia il discorso, con Anna e Cesare seduti a fare colazione, ancora in pigiama.
– Avevo pensato che a Sonia, oltre al risarcimento che il mio collega cercherà di farle avere dallo Stato e al suo “lavoro” con Cesare che, concorderete con me, spero smetta presto di essere necessario, io potrei… –
– Perché papà? –
– Cosa Cesare? –
– Perché ti sei comportato in quel modo? Adesso sappiamo che la mamma era innocente ma prima? Ti ho visto inventarti le cose più assurde per difendere la gente e con lei invece… era una vendetta la tua, ne sono sicuro, tu volevi che fosse colpevole perché ti aveva tradito. –
Valerio di colpo si incupisce, tutti i dubbi che aveva gli vengono spiattellati così da suo figlio. Riprende a parlare con tono serio:
– Forse hai ragione Cesare, mi sentivo tradito, ferito. Ero anche preoccupato per le tue condizioni e gli indizi convergevano tutti su di lei, specie con la testimonianza di quei due. Per questo non ho problemi a dire che mi sento in colpa nei suoi confronti, e appunto pensavo ad una sistemazione economica adeguata per lei. Però… anche tu mi sembra che la credessi colpevole all’inizio, o no? –
– Sì… e mi sento in colpa anche io e ah ah ah ah .-
– Che c’è da ridere? –
Cesare si ...