La fune
Data: 29/07/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Meraxes, Fonte: Annunci69
Seduti a tavola, finiamo di cenare. Dopo vari tentennamenti e svariate uscite, ti sei decisa a venire a cena da me.
Ho cercato di prepararti i piatti che mi avevi chiesto, alcuni fatti da me, altri ordinati appositamente. Il vino rosso che ho scelto è stato apprezzato molto e la bottiglia è finita.
Abbiamo riso e scherzato per tutto il pasto.
Mi sono alzato per prepararti il caffè. Ti alzi anche tu e dopo aver sparecchiato velocemente la tavola, mi abbracci teneramente mentre verso il caffè macinato nella caffettiera.
Mi baci il collo, dietro l’orecchio e brividi di piacere mi arrivano fino ai lombi.
Ma sono le tue parole sottovoce che mi fanno trasalire “…ma quel discorso di farmi legare e bendare al letto che mi dicevi l’altra sera?” Mi fermo un istante lasciando il cucchiaino con il caffè sospeso nel nulla.
Sorrido e il calore del tuo corpo sulla schiena accende i miei istinti. “Se me lo chiedi così…come posso rifiutare?”
Mi stringi più forte e mi baci di nuovo il collo, stavolta con più impeto. Torni a tavola mentre io
finisco di preparare la calda bevanda.
I minuti che passano prima che si senta l’aroma di caffè e il tempo di berlo, sembrano infiniti.
Abbiamo parlato, ma non ricordo nemmeno una parola, concentrato ormai sul quello che sarà il proseguo della serata.
Saliamo in camera, mentre tu mi precedi di qualche passo.
Guardo il tuo corpo desiderabile, sinuoso e sensuale che sale i pochi gradini della scala che ci porterà ...
... in paradiso, ma più probabilmente, all’inferno delle emozioni.
Entriamo in camera…ti giri e ci baciamo, appassionatamente, come la prima volta, come tutte le altre volte. I corpi si accendono. Siamo così stretti che non capisco dove finisca il mio ed inizi il tuo corpo. Senti il mio desiderio di te aumentare pian piano.
Mi stringi più forte. Ti accarezzo i fianchi, appoggiando le mani sull’incavo del bacino.
Mi allontano da te, tendendo le mani sui tuoi fianchi. Perplessa, ti fermi e mi guardi con gli occhi di una bambina a cui è stato tolto il giocattolo preferito.
“Aspetta un attimo” ti dico sottovoce. Mi volto ed esco dalla stanza. Mi giro un attimo e vedo che ti siedi sul bordo del letto, le gambe incrociate e ti guardi attorno.
Torno dopo alcuni minuti. In mano una scatola con all’interno alcune candele profumate, una fune in seta rossa e un foulard bordeaux. “Avrei preparato prima, se l’avessi saputo…” ti dico un po’ titubante. “Avevo bisogno di capire se potevo fidarmi di te…oppure è solo per tutto il vino che mi hai fatto bere” sorridi. Hai un viso così bello quando hai quell’espressione radiosa. Dev’essere questo sguardo che mi ha fatto perdere la testa, la prima volta che ci siamo visti.
Resti seduta e mi guardi accendere le tre candele profumate. Appoggio la fune e il foulard vicino al letto e vado a spegnere la luce, sempre seguito dal tuo sguardo attento.
Poi torno da te, ti prendo le mani e ti faccio alzare.
Ci baciamo di nuovo. Un ...