1. Una sorella sottomessa 2 la prima volta con lei.


    Data: 24/07/2024, Categorie: Incesti Autore: nikmaster, Fonte: EroticiRacconti

    Riprendo da dove mi ero interrotto, per chi non avesse letto la prima parte vi invito a leggerla e lasciarmi i vostri commenti.
    
    Era davanti a me, il suo culo grosso, tondo, sodo, segnato da quella cinquina che le avevo appena tirato. Ero eccitatissimo e non capivo come mai avevo voglia di continuare a provocarla e a sferzarla di sberle piuttosto che prenderla e possederla li seduta stante. la situazione però era davvero eccitante e sentivo dentro di me montare una sorta di lungo e inaspettato orgasmo. Ero pervaso da un tremito lungo e piacevole come se tutto il mio corpo fosse pronto per esplodere di piacere, vi lascio immaginare come poteva essere il mio cazzo, gonfio e duro come non lo era mai stato, nemmeno da ragazzino quando lo smanettavo davanti ai giornaletti porno. " Mettiti a pecora e stai zitta!" esclamai quell'ordine con superiorità e tracotanza che non conoscevo. Paola obbedi senza fare nessun commento, il nostro silenzio e quello della casa fù rotto dallo schiocco della seconda sberla che si infrangeva sulla sua chiappa sinistra, " Ahia! mi fai male padrone!" proferi solo queste parole, " te le meriti e basta! " e ne sferrai un altro paio di altrettanta forza, lei iniziò a singhiozzare ma mi implorava di non fermarmi, mi avvicinai a lei e appoggiai il mio cazzo sul suo culo, il solo sentirla tremare unito al caldo del suo corpo, alimentarono in me ulteriormente quel tremito di eccitazione che era già al massimo; la presi per i capelli e la feci alzare ...
    ... diritta, ero dietro di lei con il cazzo infilato sotto la sua passera e sentivo il suo sbrodare che bagnava la mia verga, la presi d'un tratto con tutta la forza mentre le mie mani stringevano le due tette gonfie di piacere, sentii le sue mammelle così morbide che erano strette dalle mie mani, lasciai la destra per dedicarmi al capezzolo che era dritto ed eretto, era nero come il pelo della sua figa, un colore bellissimo e la sua areola grossa e marrone; iniziai dapprima a stuzzicarlo e poi lo tirai fino a quanto Paola non si sporse in avanti per cercare di diminuire la pressione. Più lei tentava di avvicinarsi alla mia mano, più io tiravo il suo capezzolo e con l'altra mando stringevo la tetta e la portavo indietro per aumentare il dolore, i suoi urletti di dolore divennero dei mugolii di piacere e sentivo aumentare sempre di più gli " umori " che provenivano dalla sua passera, iniziai un lento entra esci e lei mi assecondava in questa danza, allentai la presa al capezzolo per infilare nella figa il mio cazzo, era bagnata e pronta alla penetrazione, spinsi dentro tutto e con forza iniziai a scoparla come un matto, lei prese a uggiolare come una cagna, incitandomi con i suoi movimenti e con le sue urla, spinsi a più non posso e lei dopo che ebbe un lungo e fortissimo orgasmo mi chiese di rallentare, la mia risposta fu uno schiaffo sul culo e un morso all'orecchio, e continuai imperterrito a stantuffarla. Ho il ricordo vivido in me di come per un secondo pensai a quanto stavo ...
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