1. Il Vecchio Torchio - Capitolo 4


    Data: 08/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti

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    Sembra essere passata una vita da quando Sara mi ha vista dal giardino ed è scomparsa sotto la finestra al momento in cui la porta della mia stanza ha cominciato ad aprirsi lentamente. I cardini non cigolano mentre ruotano sotto la spinta delicata della rossa, ma il mio cuore batte troppo violentemente perché io possa comunque sentirli.
    
    Stordita dalle emozioni degli ultimi minuti, non ho potuto fare altro che sedermi sul letto, stanca come se avessi passato l’intera giornata a camminare su e giù per le montagne attorno al lago di Garda, ma quando la ragazza fa il suo ingresso mi ritrovo a balzare in piedi come una molla, quasi la sua vista mi abbia ridato non solo l’energia persa ma anche altre ancora.
    
    Lei, a quell'impeto di eccitazione, non può nascondere un sorriso, ma al tempo stesso pone un dito davanti alle sue labbra e mi indica di non fare rumore. – Fai piano, Nadia – mi sussurra, e al suono del mio nome pronunciato da lei sento il mio cuore sciogliersi.
    
    Accosta la porta chiudendola quasi completamente, poi si avvicina a me. Ad ogni centimetro che ci divide diminuisce, più la mia mente sembra riempirsi maggiormente di ovatta, uno stordimento che non credo di aver mai sperimentato in vita mia, il desiderio e la paura mischiarsi nelle mie viscere come fumo che danza nel vento che preannuncia una tempesta.
    
    Sento il bisogno di dire ...
    ... qualcosa, qualsiasi cosa, solo ed esclusivamente per non sembrare un’idiota davanti a quella splendida dea, ma sembra che non riesca nemmeno a ricordarmi come si emette un singolo gemito. La cosa, comunque, ha poca importanza: un attimo dopo le labbra di Sara sono un’altra volta a contatto con le mie, una scossa attraversa il mio stomaco che si ribalta, nella mia pancia pare vibrare una gelatina, la mia figa sembra passare dall’umido al secco al torrente in pieno, le mie gambe tremano. Chiudo gli occhi mentre le mani della rossa iniziano ad esplorare il mio corpo, muovendosi sulla mia schiena, tra i miei capelli biondi. Diversi odori diventano lampanti nella mia mente come fari nella notte: il profumo della pelle di Sara, il suo sesso eccitato, i suoi feromoni… Inspiro profondamente: in quel bouquet di note femminili, uno ben più brutale, aggressivo, profondo, mi colpisce, mi stordisce, mi possiede la mente. Il mio cuore ha un balzo quando capisco che è la sborra di Luca che cola dal corpo della sorella.
    
    All’improvviso, il pensiero del seme colloso e caldo che gocciola dalla ragazza che mi sta limonando mi sprona e da passiva, in quel bacio, mi trovo a scivolare con la mia lingua nella bocca di Sara, le mie mani le stringono le chiappe quasi con il vigore che aveva usato Luca pochi minuti fa. I miei capezzoli diventano duri, come la punta di due frecce che sembrano volersi conficcare nelle tette morbide e generose della mia amante.
    
    - Voglio fare l’amore con te… - mi ritrovo a ...
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