Il vecchio teatro.
Data: 17/07/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ninfea01, Fonte: Annunci69
... fuori andando a sbattere subito contro le mie labbra. Era enorme con la cappella gonfia e dura. “Continua a masturbarti porcellina!”. Avendo imparato la risposta mi apprestai a pronunciare quanto voleva :”Si Sign……. !”. Non feci in tempo a pronunciare la parola di rito, che già il suo cazzo gonfio aveva profanato la mia bocca mentre la sua mano dietro la testa mi spingeva verso di lui.
“Succhiami l’uccello pompinara!” mi ordinò, anche se era ben consapevole che non potevo oppormi ai colpi di quel cazzo che stava scopando la mia bocca. Mi lasciava quella poca aria che serviva per respirare, ed io presi a ciucciarlo con foga cercando di prenderlo in tutta la sua lunghezza e grossezza. La mia mano era impazzita e correva sulla mia fica in fiamme. “Quanto desideravi questo cazzo ?!”. Spinse la mia testa contro il suo cazzo e per un attimo pensai di morire soffocata. In quell’ attimo di forzata apnea raggiunsi il mio primo, intenso, orgasmo bagnando anche la sedia con i miei umori. Non smisi di spompinarlo ma la sua andatura si fece più lenta e più dolce. Ora mi gustavo ancora in preda agli spasmi, quel cazzo impressionante.
“Ora ti scopo!” esclamò dopo essersi gustato per qualche minuto la mia calda e vogliosa bocca. “Mettiti sulla sedia a quattro zampe con il culo rivolto verso di me!”. Eseguii l’ ordine mettendomi in quella posizione non certo comodissima con le ginocchia sulla sedia di legno che facevano male. Si mise dietro di me e lasciò cadere a terra i pantaloni. ...
... Spostò poi i piedi fino a toglierli completamente. Si avvicinò ed appoggiò la sua cappella sulla mia fica ancora vergognosamente grondante. La sentii insinuarsi tra le grandi labbra e poi con un colpo deciso mi ritrovai invasa de quell’ enorme bastone. Mi possedeva completamente. Sentivo ogni centimetro del suo cazzo aderire sulle pareti scivolose del mio sesso. Urlavo! Mi dimenavo! Godevo…
Le urla di piacere echeggiavano per la sala vuota rimbombando. Lui continuava ad inveire contro di me mentre mi fotteva con un ritmo insostenibile. Tenevo gli occhi socchiusi dal piacere, ma quando li riaprii per un attimo scorsi un altro uomo, sempre vestito di nero, venire verso di noi mentre si slacciava la patta dei pantaloni.
G. mi prese per i capelli e li tirò forte che per emettere un urlo dovetti aprire bene la bocca. Pochi secondi, ma quel tanto che bastava per ritrovarmi con un altro cazzo piantato in gola. Un cazzo di un uomo che non conoscevo, che non avevo mai visto, ma che era abbastanza grosso e duro da far concorrenza a quello di G.
Un cazzo mi scopava la fica con forza da dietro, mentre un altro davanti mi scopava la bocca al medesimo ritmo. Ritmo a cui mi abbandonai e che assecondai in preda ad una sorta di estasi. Sotto quella luce calda che ci illuminava, sudavo e godevo posseduta da quei due uccelli instancabili.
Dopo alcuni minuti di assoluto piacere, i due cambiarono di posto e mi ritrovai il cazzo di G. in bocca e quello dello sconosciuto che mi scopava ad ...