1. “Quarantena” and coffee (Atto III)


    Data: 16/07/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    ... assieme e decidemmo il programma della nuova giornata: passeggiata oltre il piccolo bosco e spedizione fino al castello vicino al colle in solitaria. Marie dopo l’iniziale buongiorno non mi degnò di uno sguardo, nessuno dei presenti ci fece caso. Non ne capivo il motivo, forse Sergio le aveva detto quello che avevamo fatto ieri? Bevuto il caffè, mi alzai dal tavolo e andai al pc per controllare la mia posta elettronica e togliermi in qualche modo dall’impaccio paranoico in cui mi stavo psicologicamente addentrando. Mentre osservavo il monitor del pc, allo stesso tempo, monitoravo la situazione intorno e non mi sfuggì di scorgere Sergio in piedi, dietro la sedia di Laura, parlottare con Remo, mentre le praticava distrattamente un messaggio defaticante alle spalle. La mia visione di campo venne però subito invasa dalla sguardo torvo di Marie che ora osservava nella mia direzione, raccolsi l’imponenza del suo sguardo e ricambiai l’occhiataccia nei suoi confronti. Era seduta al tavolo accanto a Laura con le braccia conserte, al mio sguardo rispose con un sorriso perfido e carico di malizia che mi inquietò. Tornai con i miei occhi sul monitor, ma continuai a sentire il suo sguardo insistente per tutta la colazione. Remo fu il primo ad abbandonare la stanza per andare a prepararsi per l’escursione, seguito a ruota da Sergio e poi da Laura. Rimasi solo con Marie, fu lei ad avvicinarsi a me, assunse la stessa posa di Sergio con Laura, nei miei confronti e iniziò a massaggiarmi le ...
    ... spalle con fare sensuale, poi si accostò e mi sussurrò nell’orecchio:
    
    M:-Ho saputo che ti piace guardare! Mi ha fatto molto piacere, sai? Adoro essere guardata mentre scopo.
    
    La sua mano destra smise di rollare sulla mia spalla e si fece delicatamente spazio nelle parti basse del pigiama, stringendo l’uccello duro.
    
    M: Mmmh… quanto è grosso, mi piace …
    
    In piedi alle mie spalle lo tirò fuori con naturalezza dai pantaloni e una volta impugnato, mi iniziò a segare decisa mentre la lingua mi lubrificava l’ orecchio. Il suo petto sfiorava la mia spalla e potevo percepire i suoi piccoli turgidi capezzoli foderati dalla sottile t-shirt. Non ci volle molto e dopo pochi istanti mi iniziai a irrigidire, lei lo capì e rapida si accucciò prendendolo in bocca proprio nel momento in cui la prima goccia calda di sperma mattutina stava per abbandonare la cappella. Mi ripulì sorridendo e poi ripose l’uccello alleggerito nel pigiama. Mi baciò delicatamente sulla guancia e poi se ne andò lasciandomi seduto in cucina rincretinito. Quando tornai in camera Laura era quasi pronta, mi fiondai sotto la doccia e ci rimasi per un po’. La giornata fu lunga e dopo una sosta nel bosco, proseguimmo verso il rudere del castello di Arvier tramite il sentiero. Ovviamente eravamo gli unici matti a spingerci in un’escursione del genere nonostante la bassa temperatura, ma era l’unico modo per non trascorrere tutta la giornata nella nostra baita, lo sapevamo e quindi eravamo ben protetti e poi il fatto che ...