1. Giornalista di guerra


    Data: 15/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: darksideof84, Fonte: RaccontiMilu

    ... quegli aggeggi, ma pens’ che non dovesse essere difficile manovrarli da sola. Pens’ alla sua collega Kate che a volte, in confidenza, diceva di portare il plug anche al lavoro. Le piaceva, era comodo e sexy esclamava ridendo! Pertanto disse che sarebbe stato semplice e port’ la mano destra dietro, iniziando ad esplorare le sue natiche.
    
    Trov’ subito il piattello, quello che doveva essere la base. Era di gomma dura, poteva sentirne la consistenza. Pens’ a quante volte glielo avesse messo e tolto Samantha in questi giorni ed anche in quello stesso giorno. Doveva solo respirare e poteva riuscirci.
    
    Cerc’ di rilassarsi e pieg’ leggermente le ginocchia. Inizi’ a tirare pianissimo, sapeva che non sarebbe stata una cosa veloce. Inizi’ a manovrare lentamente il piattello, regolando la respirazione e la posizione delle gambe, che divaric’ un pochino di pi’. Inizi’ a tirare piano piano, facendo ballare un po’ l’interno con la speranza che fosse pi’ agevole. Man mano che tirava il plug, sentiva tirare anche il suo sfintere che non voleva lasciare il suo intruso. Inarc’ ancora di pi’ la schiena e riprese a tirare, digrignando i suoi bianchissimi denti perch’ la sensazione non era delle pi’ piacevoli. Non stava facendo progressi perch’ si fermava ogniqualvolta sentiva dolore. Pens’ a Samantha, quella maledetta, ed ai movimenti che faceva quando le infilava o toglieva quell’arnese.
    
    Inizi’ a toccarsi la vagina, sperando che un po’ di piacere riuscisse a placare il dolore. Doveva ...
    ... fare pip’, pertanto la sua gi’ ipersensibile vagina non fu cos’ d’aiuto…l’avere piacere era l’ultimo dei suoi pensieri al momento. Si ricord’ che DaMarcus e Samantha la sculacciavano spesso sia mentre le mettevano il plug, sia in fase d’uscita.
    
    Non si era mai autosculacciata come forma di autoerotismo, ma non era contraria alla pratica quando alcuni uomini avevano voluto saggiare le sue tonde chiappe. Port’ dietro anche la mano sinistra, afferrando una chiappa e stringendola coi polpastrelli. Senza pensare si moll’ un ceffone sul sedere. Non aveva calcolato la forza perch’ il ceffone fu abbastanza pronunciato e le fece male, ma sent’ che il plug si era mosso, il suo sfintere si era allargato. Vide che era sulla strada giusta. Decide di mantenere la forza nello schiaffo, in modo da non dover pensare al dolore nello sfintere. Un dolore pi’ grande nasconde quello pi’ piccolo le avevano insegnato.
    
    Si ricolp’ sulla chiappa sinistra, mentre con la destra armeggiava un altro po’ col plug, facendo un altro piccolo progresso. Continu’ a schiaffeggiarsi per un’altra decina di volta, sempre con costanza, prendendo chiappa, coscia, dandosi dolore e stringendo i denti perch’ l’operazione stava andando a buon fine, lo sfintere era in massima tensione, il plug era per met’ fuori, poteva farcela. Un ultimo sonoro ceffone sulla chiappa le fece quasi uscire una lacrima, ma lo sbalzo e la reazione emotiva furono cos’ forti da riuscire ad estrarre il plug che quasi vol’ dalla sua mano destra. ...
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