1. Mi masturbo per vpoi


    Data: 14/07/2024, Categorie: Lesbo Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69

    Salve amiche/ci, questa volta scrivo qualcosa per voi, espressamente dedicata a voi miei cari lettrici/lettori, a voi che mi dedicate meravigliose parole attraverso la chat di A69, oppure commentando i miei racconti.
    
    La notte scorsa, dopo aver letto le vostre dediche, complice la mancanza della mia compagna di cabina, è accaduto quello che ora cerco di mettere in parole, non so se ci riuscirò, vorrei tanto farvi partecipe di quello che mi ha provocato la lettura delle vostre dediche sessuali.
    
    Ho finito di leggere, decido di farmi una bella doccia, anche per calmarmi un po', non riuscirei altrimenti a prendere sonno, voglio tornare a leggervi mentalmente, quale posto migliore della poltroncina della cabina?
    
    Per godere maggiormente le sensazioni che crescevano ho socchiuso gli occhi cercando di ricordare quello che avevate scritto,
    
    Le gambe, il seno, i capezzoli che cominciavano ad indurirsi ed allungarsi diventando molto sensibili.
    
    Ho sistemato ancora meglio la testa sulla poltrona, lasciando che le braccia scivolassero sulla pancia coperta dall’accappatoio che ancora indossavo.
    
    Ho sollevato le ginocchia lasciando che una parte dello stesso scivolasse lungo le cosce.
    
    In quella posizione sentivo la pelle rabbrividire, sentivo il formicolio particolare che ben conoscevo, scendere sul ventre e giungere tra le cosce che ancora a mala pena riuscivo a tenere chiuse.
    
    La voglia di gustarmi quel momento era enorme e volevo farlo durare il più possibile per ...
    ... poterne sfruttare ogni attimo.
    
    Avevo tutto il tempo che volevo per farlo, la notte era ancora lunga, Sara mi aveva detto che andava ad una festicciola con amici sul ponte equipaggio e conoscendo quando duravano, non sarebbe rientrata molto presto.
    
    Il calore cominciava a raggiungere livelli conosciuti, piacevoli e aumentava ancora.
    
    Piano piano le gambe si sono allargate, ne ho messo una sul bordo della seduta ed una sull’altra.
    
    Un momento di lucidità, non avevo bloccato la porta, a parte Sara che ha la tessera, col passpartout, chiunque avrebbe potuto entrare, avrei dovuto alzarmi e andare a bloccarla, ma il brivido del rischio me lo ha impedito.
    
    Nel frattempo le mani erano andate a coprire le coppe del seno, le dita a saggiare la consistenza dei capezzoli, lo avevo fatto tante altre volte, ma ogni volta era una nuova sensazione, una nuova emozione facendomi venire voglia di stringerli.
    
    Sentivo i capezzoli indurirsi e gonfiarsi all’inverosimile, mentre le gambe si aprivano ancora di più lasciando che il flusso dell’aria condizionata accarezzasse le grandi labbra, ormai gonfie e umide del nettare che le stava lubrificando.
    
    Le sensazioni che, provavo erano intense e mi sono ricordata dell’ultima volta che mi ero toccata pochi giorni prima.
    
    Il corpo vibrava e la voglia di toccarmi, superava i miei tentativi, di far durare il più a lungo possibile il piacere che incessantemente richiedeva maggiori attenzioni.
    
    Sentivo scivolare fuori gli umori dal sesso e ...
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