1. RAIN


    Data: 11/07/2024, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... stanza. Nuda e disarmata può contare solo sul suo corpo addestrato e si prepara mentalmente allo scontro sapendo di avere poche possibilità. Vede l’uomo immobile, esitante, percepisce la tensione nei suoi muscoli. Le scappa un sorriso vedendo il membro eretto ben evidenziato dalla tua attillata di lui, poi lo guarda in faccia, negli occhi ”’.. e si perde in quel blu profondo.
    
    Qualcosa scatta tra i due: una corrente elettrica invisibile, una specie di chimica, un fenomeno paranormale. Rain sa che non può colpirlo, fargli del male. Scopre di essere perduta e nemmeno le importa. In quel momento l’unica cosa che vuole &egrave toccare quel corpo maschile muscoloso, togliere la tuta attillata per scoprirne la pelle, arrivare al ventre e impossessarsi di quel membro turgido così evidente.
    
    Il rumore del taser scagliato da parte li fa sobbalzare entrambi. Scagliato, non lasciato cadere nota Rain mentre esce dalla vasca senza nemmeno cercare di coprirsi. Si avvicina a lui, gli pone la mano su un braccio felice di sentire la consistenza dei suoi muscoli. Una mano di lui le arriva inaspettata su un fianco, il volto teso si china verso di lei, e loro labbra si incontrano.
    
    Mugola Rain mentre gli cerca la lingua con la propria, sentendo la virilità premerle sullo stomaco. Si sente sollevare di peso, le braccia forti di lui l’hanno presa in braccio e la portano verso il materasso informe steso nell’altra stanza. Lei gli mette le braccia al collo senza smettere di baciarlo. ...
    ... Incespicando lui percorre i pochi metri di distanza e si inginocchia lasciandola cadere sul morbido. Febbrilmente si apre la cerniera del giubbino, si toglie la cintura, gli stivali, si divincola per uscire fuori da quella tuta tanto comoda che ora pare una prigione.
    
    Orgogliosamente nudo si distende sopra di lei cercandole ancora la bocca, baciandole il collo, l’incavo dei seni, soffermandosi sui capezzoli inturgiditi prima di scendere lentamente fino al ventre teso lasciando una scia umida di baci. Rain &egrave arcuata, attende ansiosamente che lui la raggiunga lì, proprio dove sente più forte il calore, gli spasmi che la fanno muovere e sollevare il bacino per andargli incontro. La lecca con lentezza Wolf, passando dalla pelle sensibile dell’incavo delle cosce al clitoride indurito, poi le labbra: prima quelle esterne, contornandole di piccoli baci, poi quelle interne, sentendo il sapore fragrante degli umori che lei sta incominciando a stillare. Senza preavviso le ficca la lingua dentro, indurita, come un piccolo pene, scavando nelle pieghe per cercare punti sensibili, e Rain si contorce, lo incita, lo guida. Lo chiama a sé dopo un tempo apparentemente interminabile dove &egrave quasi arrivata all’orgasmo, ma ora vuole di più, vuole sentirsi aprire, vuole sentire quella carne dura che le entra dentro.
    
    E’ un attimo: era appoggiato sull’apertura, strusciandosi piano, e l’istante dopo &egrave dentro, facilmente, come un coltello nel burro caldo. Un gemito roco le sfugge, le ...
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