1. La redazione...


    Data: 10/07/2024, Categorie: Tradimenti Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69

    Handel: Da tempeste (Julia Lezhneva, Helsinki Baroque Orchestra)
    
    Busso alla porta del tuo ufficio, silenzio...
    
    Guardo attraverso una delle grande vetrate che su tre lati lo circonda senza vederti, ora capisco perché la chiami "la tolda di comando della tua nave", da qui hai il controllo di tutte quelle persone che sbraitano al telefono battendo poi furiosamente sulle tastiere dei loro Macintosh.
    
    Faccio spallucce, nessuno sembra avermi notata tra tutta questa confusione, diversi televisori appesi al soffitto sparano in continuazione notiziari provenienti da tutto il mondo.
    
    Apro con decisione la porta ed entro, chiudendo subito dopo la porta alle mie spalle.
    
    Mi guardo intorno. E' una stanza grande e luminosa.
    
    Dall'unica finestra semiaperta vedo il profilo di grattaceli che non riconosco.
    
    Libri e riviste ovunque, per terra, sulle sedie, appoggiati sui mobili, sdraiati in un grande scaffale, mozziconi di sigarette molte con tracce di rossetto sul filtro, sparsi in diversi portacenere e poi i mozziconi di quei tuoi puzzolenti toscani che ami tanto e che mastichi riducendoli in poltiglia quando sei nervoso
    
    Mi siedo e sfoglio qualche numero della tua nuova rivista velocemente.
    
    C’è il tuo nome e una tua foto di qualche anno fa, stampata sotto l’editoriale del numero.
    
    Avvicino al mio naso ai fogli di carta patinata, adoro quel profumo di carta nuova e di inchiostro! Mi ricorda l'odore dei tuoi vestiti, e dei tuoi capelli, durante i nostri primi ...
    ... incontri clandestini, quando tu mi raggiungevi a tarda notte dopo aver vistato i fogli di macchina del numero in uscita, nella sala stampa davanti a quelle gigantesche rotative.
    
    Distrattamente le ributto nel mucchio. Sono seduta sulla tua sedia in pelle nera, un po' malconcia e dall'alta spalliera che mi nasconde completamente alla vista degli altri.
    
    Davanti a me il tuo portatile spento e la tastiera da cui le tue dita un giorno hanno inviato alla mia casella di posta quei messaggi intriganti che mi hanno fatto cedere alla curiosità di conoscerti.
    
    Vedo allineate sulla scrivania le tue preziose penne nere di cui mi hai parlato.
    
    Preziose perché ti sono state donate da giornalisti che hai amato e che oggi non ci sono più, mi allungo ne prendo una in mano e l’annuso pensando alle mani che l’hanno impugnata.
    
    Puntando i piedi a terra per spingermi, ora mi diverto come una bambina a far girare la sedia su se stessa, ed io a girare con lei, le pareti mi ruotano vorticosamente intorno e mi sento felice
    
    Non mi aspettavo tutto quel disordine sulla tua scrivania, quando siamo insieme sei sempre così ordinato, c'è una bella foto della tua famiglia vicino ad uno dei telefoni, sorridete abbracciati su una duna di sabbia bianca, con dei ginepri ed un mare cristallino di sfondo. Sull'unica parete a lato della finestra , due quadri uno sotto all'altro, donne Tuareg che camminano nel tramonto del deserto. Rimango ipnotizzata a guardarli, i colori di quei tramonti eccitano la mia ...
«1234»