1. Angy e Fede - Al mare - 5: Penitenze e misurazioni


    Data: 10/07/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Renok, Fonte: EroticiRacconti

    ... dell’estensione, presto!”
    
    C’è un momento di sbalordimento, ma nessuno fiata. Martina insiste: “Toccatevi. Masturbatevi. Fateci avere un bello spettacolino, forza.”
    
    Forse qualcuno voleva ribattere qualcosa, ma nessuno sa cosa dire. C’è un momento di semplice stupore generale. Eravamo venuti lì per beccarci un po’ di mare e rilassarci e ora eravamo in otto, completamente nudi davanti a quattro ragazze, e ci veniva apertamente chiesto di masturbarci. Eppure la voglia era cresciuta pian piano e ora era praticamente insostenibile. Dimitri, con il volto basso, guardandosi il cazzo e tremando dall’imbarazzo, iniziò a toccarsi l’asta. Continuando a tremare, tutto concentrato, andò avanti sempre più veloce, su e giù l’ungo l’asta, continuando a scappellarsi nel frattempo. Gli altri ancora non reagivano. Si percepiva una certa eccitazione e gli sfuggì persino un piccolo e sommesso lamento di piacere. Si intuiva che se avesse alzato lo sguardo in quel momento sarebbe morto per l’imbarazzo. Anche Edo iniziò a toccarsi. Solo che sembrava avere meno difficoltà: guardava dritto davanti a sé, con lo sguardo un po’ perso, e iniziò rapidamente ad andare veloce. Andrea e Mattia iniziarono subito dopo di lui. La scena mi trasmetteva emozioni indescrivibili. Iniziai a toccarmi, ma ero già molto duro e la vista del seno nudo di Joele non aiutava. Ben presto arrivai al massimo dell’estensione e continuai a segarmi. Stavo in mezzo a tutta quella gente nuda e eccitata, e io stesso mi stavo ...
    ... masturbando davanti a quattro ragazze. Il fatto che loro potessero vedere la mia asta venosa in piena estensione mi trasmetteva una sensazione di potere e di godimento. E fino a quella mattina ero un ragazzo timido, che mai avrebbe pensato di vedere persone nude ancora per vari anni. I sospiri di piacere iniziarono a levarsi da più parti, i cazzi erano sempre più in alto, ormai c’erano persone che grugnivano. Mattia aveva quasi uno sguardo di sfida, e scrutava le ragazze mentre continuava rapidamente a lavorare sul suo pene. Gli ultimi a cominciare furono Giorgio e infine Mirco. Questo ragazzo a cui attribuivo una certa superiorità morale rispetto a me, si stava ora toccando, per quanto più lentamente degli altri, e si vedeva che stava provando un intenso piacere.
    
    Non so quanto tempo passò di preciso, ma ormai i maschi erano chiusi nel loro piacere, l’inarrestabile piacere della masturbazione, unito alla voglia di mostrarsi di fronte al gentil sesso. I nostri cazzi erano tutti al massimo dell’estensione. Ancora pochi momenti e forse qualcuno sarebbe venuto e avrebbe scaricato così l’eccitazione. Ma Martina ci fermò gridando: “Stop!” Ci fu un momento di indecisione. Alcuni erano così pieni di godimento solitario che neppure ascoltarono il pur forte urlo. Martina continuò a voce ancora più alta: “Fermi! Basta! Via le mani, zozzoni!” Ci volle ancora qualche altro secondo perché tutti i ragazzi interrompessero la masturbazione e rimettessero le mani lungo i fianchi. Era chiaro che ...
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