Autobus
Data: 03/07/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Polimorf0, Fonte: EroticiRacconti
... staccata
Avverto meno rumore e nessun sballottolamento. Siamo fermi in una piazzola. L’autista ha quasi finito di fumare e ci è accanto. Ha il cazzo fuori, lo punta verso la mia bocca e io mi tendo in alto, lo risucchio con avidità, ha un sapore forte di sudore e di notte, lo ciuccio con gusto, con il pollice e l’indice ad anello gli stringo le palle, mi viene voglia di leccargliele
Mi ritrovo l’alito in faccia del mio compagno di viaggio, lecca me e il cazzo dell’autista senza discontinuità, è una fonte inesauribile di saliva
A volte è nella mia bocca a volte nella sua e a volte lecchiamo assieme il pesce tosto dell’autista, lui si mantiene con entrambe le mani alla barra in alto, quasi si sospende, la testa all’indietro e spinge il pube in avanti, il pantalone sotto i piedi
Mi alzo per liberarmi definitivamente del mio di pantalone e il mio pesce si ritrova accanto a quello dell’autista e il tizio ne profitta per ingoiarli a turno, l’autista mi tira a sé, apre la camicia e lecca i capezzoli, sento i denti stringere, mi lecca con la lingua tutta aperta in lunghe strusciate
Il tizio intanto continua il suo rimestare fra palle e cazzi, sento un dito dentro, forse due, chissà se lo sta facendo anche all’altro.
Sì, decisamente due, le infila e le piega e sfila le passa sulle cappelle e ...
... reinfila, gemo nella bocca dell’autista
Mi lecca la schiena e si strofina dietro ora la lingua ha preso il posto delle dita
Basta poco il tempo di capire che sta per entrare e affonda tutto, un suono rauco e prolungato mi esce dalla gola
Metto una mano fra le mie cosce e arrivo a stringergli le palle sento lo strofinio dell’asta fra le dita mentre entra ed esce dal buco
L’autista mi piglia la faccia fra le manie stringe facendomi aprire la bocca, ci infila il cazzo
Non mi muovo autonomamente sia da dietro che davanti mi arrivano bordate, quattro mani si cercano sulla mia pelle
Il primo ad arrivare è il tizio. Esce dal mio culo e mi spinge sul sedile, arrivano su di me fiotti e fiotti, tanti, poi capisco che anche l’autista mi sta arrivando addosso, il tizio mi afferra il cazzo bagnato di sborra e mi sega mentre l’altro ha la bocca aperta e la lingua piatta sulla mia cappela
Bastano pochi movimenti che arrivo pure io, al primo lamento l’autista inghiotte la cappella e succhia
Apro la bocca per cercare aria e il tizio mi sbava su tutto il viso più che baciare, più giù un’altra lingua voracemente lappa dove capita
Siamo ripartiti.
Una sigaretta accesa per ognuno, vorrei dire qualcosa poi ci ripenso e faccio un tiro
Un dubbio mi viene, che fossero d’accordo
Poi l’autobus entra in città