1. appena entri


    Data: 02/07/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: virtualmente, Fonte: RaccontiMilu

    Ci siamo sentiti ieri e mi hai detto che saresti passata per le 10. Orario perfetto, il mio coinquilino è sicuramente a lavoro e non rientra prima di sera.
    
    Questa volta non sono sceso, sono rimasto a casa a sistemare la stanza. C’è il letto, la poltrona, la scrivania…però questa volta penso ad altro. Vorrei qualcosa di diverso, si ma cosa?
    
    Ecco che suona il citofono del portone giù, ti apro e lascio la porta di casa socchiusa in modo che tu possa entrare direttamente in casa senza dover sostare sul pianerottolo. Sento già il cazzo indurirsi nelle mutande. Sono due giorni che non mi tocco, mi sembra di esplodere. Questa volta aspetto dietro la porta. Appena entri saluti e ti avvii verso la camera come sempre..ma non oggi. Oggi abbiamo un programma diverso.
    
    L’ho appena deciso, nel momento in cui sei entrata e ti ho visto in gonna e tacchi. Appena mi hai superato e ho visto quel tuo bel culo sodo stretto nella gonna mi è salita una voglia pazzesca di averti proprio dove eri. Nel corridoio. In piedi o stesi a terra non me ne frega niente. Voglio scoparti qui e ora.
    
    Ti prendo il braccio e ti blocco. Non dico una parola, ti giro e ti appoggio al mobile nel corridoio. Ti tiro su la gonna, sposto il perizoma e ti comincio a masturbare la fica.
    
    > non vogliamo andare in stanza? > no, ti voglio qui. Ho troppa voglia > mi piace quando fai così
    
    Ti giro di spalle e mi abbasso i pantaloni. Struscio il cazzo duro nel solco del tuo culo. Per un attimo mi sale la voglia ...
    ... di prenderti dietro. Non sembra che la cosa ti dispiace anzi, cominci a ondeggiare. Ma per quanto adori scoparti il culo (e lo sai) i programmi sono altri. Te lo punto sulla fica e ti pieghi in avanti stendendoti sul mobile.
    
    Te lo spingo dentro e mentre inarchi la schiena e gemi > siiiiiii, così.
    
    Comincio a muovermi piano dentro di te. Mi pianto dentro e comincio a roteare il bacino, fai lo stesso. Ti sto allargando la fica standoti dentro. Sento la punta del cazzo strusciare sull’utero e mi piace. Una sensazione di piacere intenso concentrata sula punta. E’ un piacere quasi accecante.
    
    Sei in piedi, in corridoio, ancora tutta vestita. La gonna tirata su e il perizoma spostato. Piegata in avanti ti mantieni con le mani sul bordo del mobile mentre assorbi le mie spinte dentro di te. La testa è quasi nel muro, a sinistra hai un pilastro e a destra la credenza. In effetti, non so se te ne sei resa conto ma sei praticamente incastrata in uno spazio stretto. Avevi detto di esser cluastrofobica ma da come gemi non mi sembra ti dispiaccia essere bloccata così e il liquido caldo che comincia a colare dalla fica me lo conferma.
    
    Io sono in piedi con ancora la tuta ai piedi, le gambe leggermente piegate e con le mani ti tengo per i fianchi. Non passa molto che il richiamo del tuo seno si fa sentire. Infilo le mani sotto la maglia e risalgo fino alle tu morbide e calde tette. Tiro giù il reggiseno e te le comincio a stringere forte. Mi aggrappo con le mani a entrambe e così ...
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