Sborro ancora una volta sui piedi di mia figlia troia: sono il suo cane
Data: 29/06/2024,
Categorie:
Feticismo
Autore: papino maiale e schiavo della figlia, Fonte: EroticiRacconti
''Due sole parole: coglione pervertito''.
A parlare così è mia figlia Simona, 21 anni di troiaggine pura, di pura dominazione femminile. Sapevo che era una trappola, oh si che lo sapevo. E non ho fatto nulla. Ho ceduto. Ancora una volta ho ceduto. Proprio nel giorno in cui avrei dovuto restare accanto a mio figlio appena laureato, all'intera famiglia.
E' andata così. Dopo la discussione di laurea di mio figlio, Simona - accorgendosi che era tutta la mattinata che non smettevo di guardare i suoi piedi fatati nelle zeppe, le sue unghie con lo smalto rosa, piedi che muoveva sinuosamente come una puttana per sedurmi, sorridendomi dolcemente e facendomi segno come per dire ''Sei il mio cucciolo'' - ha detto che doveva salire un attimo in camera in albergo perché doveva prendere certe cose e doveva cambiarsi. A quel punto, rivolgendosi a me con un sorriso tentatore che la diceva tutta, aveva chiesto: ''Vieni con me, papi? Ci metto un minuto...'' Ero rimasto sorpreso, davanti a tutti, ma potevo forse dire di no?
Quella maiala di mia figlia, oh quella troia! Sono andato con lei, e non appena in camera quella puttana di cui sono lo schiavo fedele da quando ha compiuto 18 anni si è tolta le scarpe e ha detto: ''E adesso, maiale fallito, ti voglio subito ai miei piedi, ti voglio con il cazzo duro a masturbarti mentre mi lecchi i piedini ahahahha nel giorno in cui Giorgio si è laureato, ma pensa, così festeggiamo! I miei piedini fatati, i miei piedini sudati sulla tua faccia ...
... da loser ahahahaha ma guardati, sei solo un COGLIONE incestuoso''... E a quel punto tira fuori dalla valigia la catena e la maschera da schiavo....si era portata tutto questo per il viaggio, quindi sapeva - VOLEVA - che saremmo rimasti da soli e avremmo avuto un'altra sessione, un'altra dominazione in cui io sarei stato devoto ai suoi piedi: la mia droga, il senso della mia vita senza cui non posso vivere e per i quali il mio uccello diventa un palo di pietra durissimo. Mi maschera, mi mette il collare intorno al collo, quella catena nelle sue mani che sembrava un serpente velenoso e freddo.... e mi sono buttato ai suoi piedi, a leccare ad occhi chiusi e con il cazzo tra le mani il calore delle sue dita sudate in una calda giornata primaverile, in una camera d'albergo di una città universitaria veneta...le sue zeppe così vicine e così lontane, avrei voluto prenderle e reinfilargliele, per metter fine a tutto questo..ma non VOLEVO, non VOLEVO, perché io sono pazzo dei suoi piedi anche se forse è sbagliato, percHé è mia FIGLIA, cazzo è sangue del mio sangue, e io le lecco i piedi come uno schiavo qualunque, è la mia puttana anche se non la pago, perché il nostro amore non è solo sesso, ma qualcosa di più...sapevo che se avessi solo OSATO (ammesso che ne avessi avuta la volontà, e no, non ce l'avevo) proporle di rimettersi i sandali e di farla finita con tutto questo, almeno per quel giorno, sapevo che lei l'avrebbe presa male e probabilmente mi avrebbe privato dell'ardore delle ...