1. La consulente


    Data: 22/06/2024, Categorie: Etero Autore: rasss, Fonte: Annunci69

    ... modo.
    
    Lei borbottò che non c’era problema, e che era meglio se fosse andata subito via.
    
    Il vecchio le disse che, tanto che era arrivata fin lì, poteva fargli firmare quei “pezzi di carta” di cui aveva bisogno per mandare avanti la sua attività.
    
    Dando le spalle al meccanico, si abbassò per prendere i documenti che aveva nella borsa e solo in quel momento realizzò che era senza mutandine e che gli stava praticamente sbattendo la figa, ancora gonfia e umida, in faccia.
    
    Successe tutto molto velocemente.
    
    Sentì le mani ruvide del vecchio afferrare le sue natiche e divaricarle.
    
    Disse “no”, ma appoggiò le mani sul tavolo e tirò su il suo culo mettendolo bene in mostra.
    
    La sua lingua umida, prima che potesse far finta di protestare ancora, già le bagnava il buco del culo e la barba le sfregava contro le chiappe.
    
    Lei spingeva come se avesse voluto sederglisi in faccia. Poi, gli disse che voleva ciucciargli l’uccello.
    
    Il vecchio meccanico non oppose resistenza e lo tirò fuori dalla zip della tuta.
    
    Quando si inginocchiò quasi ipnotizzata davanti alla cappella lucida avvertì l’odore stantio della sborra che il vecchio non si era curato di pulire poco prima.
    
    Ma, anziché provare disgusto, l’odore la eccitò e impugnò il cazzo nodoso per portarlo alla bocca vogliosa di assaporare quel sudiciume misto di sborra sudore e saliva, grasso e polvere.
    
    Lavorò di bocca per un tempo che le sembrò infinito, mentre il turgore del vecchio non accennò neppure per un ...
    ... attimo a diminuire e la sua figa era oramai un lago di umori e attraversata da un pruriginoso desiderio.
    
    Lui le riempì la bocca con una gran quantità di sborra. Non sembrava affatto che lui si fosse svuotato le palle pochi minuti prima.
    
    Lei ingoiò quello che poté, ma la una parte di sborra iniziò a colarle lungo il mento e poi sul vestito.
    
    La figa calda, pulsante era però inappagata. Perciò gli chiese se aveva voglia di sbatterla per bene in figa.
    
    Il vecchio disse di sì e aggiunse che se avesse voluto le avrebbe rotto per bene anche il culo.
    
    Lo trascinò, tirandolo a sé, oramai in preda ad un raptus, verso la prima cosa alla quale potette appoggiarsi e si tirò su il vestitino. Gli mostrò la figa e lo incitò a sfondarla.
    
    La figa colava di umori che le avevano imbrattato l’interno delle sue belle cosce scure e tornite. Il vecchio si tuffò su quel ben di dio e con la lingua assaporò il premio che quella giornata gli aveva inaspettatamente regalato.
    
    Poi, senza grazia, impugnò il cazzo e glie lo affondò nella figa imbibita di piscio e saliva, iniziando a stantuffare.
    
    Lei lo guardava come una porca infoiata e i lasciò andare a quella penetrazione senza riguardi. Sentì il cazzo del vecchio crescerle sempre più nella figa e quando sentì l’orgasmo montare mugolava come un mantra “dai, dai, dai ….”. Il vecchio la immobilizzò e mentre le mordeva il collo la farcì con un enorme quantitativo sborra.
    
    Lo scostò e lo spinse indietro, poi si voltò e con la mano bagnata ...