Quando una moglie....8
Data: 21/06/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
Di solito, il sabato, si andava in giro per mercatini rionali, fin dal mattino presto; quel sabato, invece, eravamo in fibrillazione per l'atteso arrivo di Enzo.
Per quel che mi riguardava ero un tantino teso, mentre lei appariva tranquilla, serena, e, di tanto in tanto, mi rivolgeva sguardi intriganti.
Aveva imparato a tenermi in costante eccitazione, perché perfettamente cosciente di quanto mi piacesse vederla così promettente.
Il suo sembrava il classico gioco del gatto col topo: sapeva che ero intrigato da quello che lei si aspettava le avremmo riservato, e proseguiva a stuzzicarmi, sia mostrandosi nei suoi atteggiamenti più intimi, che con paroline dolci, da languida al perverso.
Seminuda, sfaccendava in cucina: glielo feci notare, ma mi rispose che aveva caldo, aggiungendo:
"Perché, ti dispiace? Per il passato, mi hai sempre rimproverato che ero troppo pudica... oggi, poi, almeno per ora, nessuno dovrebbe disturbarci nella nostra intimità".
Verso le 11.00 squillò il telefono: era Enzo.
"Buongiorno, come va?" chiese.
"Bene - risposi - ti aspettiamo per pranzo".
"Non credo di esserci prima delle 14.00".
"Va bene, ti aspettiamo: mia moglie sarà contenta di farti assaggiare la sua.... cucina". Di proposito avevo perso tempo a pronunciare la parola "cucina", perché fosse chiaro il riferimento alla esplicita attesa.
"Ohhhh, ma grazieeeee.... - aggiunse, con l'evidente intesa sul messaggio che avevo lanciato - Sarò da voi, quanto prima ...
... possibile".
Per esser certo che avesse capito di esser informato sul programma per la giornata, gli chiesi:
"Ti chiedo una cortesia: potresti passare in parafarmacia, lì, nel centro commerciale, e comprare un gel lubrificante?"
Un attimo di esitazione e poi: "Senz'altro, provvedo io"
Ed io, ancora più esplicito, aggiunsi:
"Sai, certe zone sono particolarmente delicate e potrebbero arrossarsi per l'irritazione. Allora a più tardi".
Mia moglie, impegnata in cucina, non aveva seguito la conversazione tra me ed Enzo, e, una volta finito in quelle incombenze, si chiuse in bagno e vi restò per quasi un'ora.
Non andai a spiare: sapevo benissimo cosa doveva fare.
Più tardi notai che non si era vestita in modo particolare: aveva un vestitino che usava spesso per casa, senza reggiseno e solo slip.
Aspettando Enzo, dopo aver apparecchiato la tavola, ci sedemmo in salotto a guardare il telegiornale.
"Le solite cose" disse, cercando di mostrarsi indifferente, ma era lampante che la sua mente era impegnata a rincorrere altri pensieri.
Man mano che si avvicinava l'ora dell'arrivo dell"amante", cercava di dissimulare l'ansia che sicuramente la travolgeva e le scombussolava la mente..
Il suono del citofono la fece scattare come una molla. Si avvicinò allo spioncino, si diede un'aggiustata ai capelli con le mani ed aprì il cancello.
Si girò verso di me con occhi brillanti di libidine; incrociò lo sguardo con il mio ed aprì la porta.
Lui era lì, la strinse a sé ...