-
Dedicato a cecilia e luca - seconda parte
Data: 21/06/2024, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... con una vistosa erezione sotto i pantaloni, si sarebbe sicuramente fatto una sega. Ma, lo confesso, me la sarei fatta anch’io... Solo che per fortuna avevo di meglio da fare in serata. Mi alzai a palparle la figa mentre veniva in avanti, il culo e le tette quando si allontanava. Era docile e spontanea. - Perfetto. – Commentai alla fine. – Abbiamo finito e sei a posto. Cammini perfettamente come una modella. E sei pronta per tutto. Ora ti slego i polsi, ti tolgo il dildo e me ne vado. Feci tutto con calma e attenzione. Poi la baciai sulla guancia, la ringraziai e la salutai. - Riposati, che stasera ti inculo. – Le dissi tranquillizzante. Luca mi portò con l’auto in albergo e restammo d’accordo che sarebbe venuto a prendermi alle 19. - Posso fare qualcosa per te? – Mi domandò mentre scendevo dall’auto. - Sì, – risposi. – Quali sono i fiori preferiti da tua moglie? Mi cambiai, uscii alla ricerca in un ristorantino simpatico, volli vedere alcuni aspetti caratteristici della città, feci due passi in tutta libertà, andai a fare dello shopping e tornai in albergo a riposare un po’. Mi svegliai con calma, feci la doccia e attesi Luca al bar dell’hotel. Venne puntuale, lo seguii e salii nella sua macchina. Poco dopo eravamo a casa sua. Cecilia mi aprì la porta mentre suo marito posteggiava l’auto. - Cecilia – dissi raggiante, – è un piacere essere invitato a casa tua. Le baciai la mano, le diedi un mazzo di fiori e un dolce che mi ero fatto preparare ...
... in centro. Lei rimase particolarmente colpita, come se non le capitasse spesso di avere visite. - Le gerbere! – Esclamò. – I miei fiori preferiti. - Sono lieto di avere indovinato. - Sei il benvenuto, – disse raggiante. - Se questo è il profumo dell’accoglienza, – dissi annusando il profumo che usciva dalla cucina. – Direi che sono finito nel posto giusto. - Non sono brava a cucinare, – confessò. – Quindi ho ordinato al ristorante vicino di prepararci lo sformato e un arrosto coi fiocchi. Spero che ti piacciano. - Da buon veneto – sorrisi, – ovviamente sì. - Un bicchiere di vino? Uno spritz come si usa da voi? Un gin tonic? Era stato Luca a chiedermelo. Insomma, la serata si annunciava molto bella. Mangiammo in piena cordialità e non parlammo di nulla legato al programma della serata finché non ci trovammo in salotto con un armagnac in mano. - Da dove cominciamo? – Domandai. - Dalle carezze. – Disse Luca. – Cecilia, per favore vai da lui a farti accarezzare? Lui si era fatto coraggio e stava cominciando a prendere la situazione in mano. Cecilia si portò al mio fianco e io infilai la mano sotto le gonne. Non portava le mutandine. Provai subito un desiderio spudorato di andare avanti. - Andiamo di sopra, – aggiunse Luca alzandosi. – È tutto pronto. Ci fece strada. - Lì c’è il bagno per te, – mi disse Luca indicandomelo. – Trovi un accappatoio; usalo pure, è fresco di bucato. Quella è la nostra camera da letto. Puoi aspettare 5 minuti ...