1. Un sogno realizzato


    Data: 05/09/2018, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... cazzo nodoso. Mi identificai in lei e sentii un rivolo di saliva colarmi dal lato della bocca. Non ce la facevo più, dovevo avere al più presto un uomo.
    
    Mi toccai il pisellino duro e, come se una forza esterna mi stesse spingendo a farlo, decisi di andare in bagno.
    
    Camminai nella corsia centrale e cercai di vedere quanti spettatori c’erano: ne contai solo 6.
    
    In bagno trovai un uomo di mezza età che sembrava stesse masturbandosi davanti ad un vespasiano. Quando mi sentì entrare, girò la testa per guardare e subito dopo mosse anche il resto del corpo.
    
    Aveva circa 60 anni, ma il cazzo che stringeva in pugno era di tutto rispetto.
    
    Rimasi per qualche attimo quasi inebetito a guardarlo, poi entrai in uno dei box
    
    chiudendolo a chiave.
    
    Sapevo che mi stavo mettendo nei guai ma non potevo più resistere. Non avevo il coraggio di infilarmi il tubino, ma decisi comunque di ritoccare il mio look. Abbassai sotto la vita il bordo dei leggin e tirai verso l’alto le fettuccine del tanga in modo che si vedessero uscire dai lati, mi infilai le scarpe con il tacco a spillo appena acquistate che resero pienamente visibile il fatto che indossavo calze da donna. Nascosi il sacchetto con i miei indumenti su un alto ripiano sopra il WC vicino ad una finestrella.
    
    Uscii, l’uomo era ancora lì che si masturbava girato verso di me. In un attimo venne e
    
    mi dedicò un copioso schizzo del suo sperma. Mi sentivo lusingato!
    
    Tornai in sala e rifeci il tragitto verso le ultime file ...
    ... passando per la corsia centrale. Mi sentii addosso gli occhi di quegli uomini. Pensai che forse qualcuno aveva sentito il ticchettio prodotto dai tacchi delle mie scarpe.
    
    Mi sedetti in una poltrona centrale della quarta fila.
    
    Un uomo robusto e calvo sui 55 anni, seduto qualche fila davanti alla mia, mi aveva attentamente seguito con lo sguardo durante il mio percorso di ritorno dal bagno, si alzò e venne a sedersi in fianco a me. Lo guardai, ma nel buio della sala non riuscii a distinguere i suoi tratti. Sentivo il suo respiro veloce ed eccitato. Il cuore mi batteva all’impazzata mentre, anche a distanza, avvertivo la sua eccitazione. Mi toccò il ginocchio con una mano. Fremetti ma non mi mossi. Vidi che armeggiava con i suoi pantaloni e un attimo dopo estrasse l’uccello e cominciò a masturbarsi. Lo guardai, aveva un cazzo abbastanza corto ma molto grosso con una cappella enorme. Appoggio una mano sulla mia coscia, la accarezzò per qualche attimo, poi mi afferrò la mano sinistra e la portò sul suo uccello.
    
    Lo presi in mano, era caldo e pulsava di eccitazione.
    
    “Che bella sensazione!” pensai. Mi piaceva sentire quell’attrezzo in mano, quante volte lo avevo immaginato e desiderato! Iniziai a masturbarlo lentamente.
    
    Giocai con le sue palle e massaggiai i punti che lo stimolavano di più, poi iniziai un “su e giù deciso”, armonioso frutto delle mie tante sedute di masturbazione. Sentii l’uomo gemere ”Sììììì, brava, vai avanti così!”. Sentii la sua mano destra infilarsi ...
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