1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (23)


    Data: 19/06/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... vacanza a Parigi, così ora vedranno cosa sei venuta a fare!” Il garzone si prese gioco di me. Nuda, lercia in modo immondo, con le sole calze su quei tacchi a spillo così alti, in mezzo ad una strada deserta e tra quattro uomini cosa avrei potuto ribattere.
    
    Non sapevo cosa pensare. Oramai la paura non mi prendeva più. Pensavo a tante cose e, dopo quella sera passata nei bagni luridi di quel cinema di periferia, piena di urina e sperma, nulla mi poteva fare più paura. Aspettai solo che qualcuno mi ordinasse cosa fare, non importa chi o cosa mi sarebbe stato ordinato. Poteva essere uno qualunque di loro, anche lo zingaro, e avrebbe potuto chiedermi qualsiasi cosa, avrei accettato e ubbidito senza più nemmeno un sentimento o un pensiero.
    
    Ma la mia non era rassegnazione, di certo partecipavo anche attivamente a quelle azioni che una volta non sarei neanche riuscita ad immaginare e ancor di più a fare. Ma dovevo obbedire, dovevo essere schiava, dovevo essere la prof salope che loro desideravano e, forse, desideravo anche io.
    
    Senza che nessuno dicesse nulla ,come se fosse tutto preordinato, lo zingaro si precipitò ad accarezzare il mio corpo. Socchiusi gli occhi e lasciandomi sfuggire un gemito, quasi come se quel contatto, come tutti quelli che avevo avuto prima nel cinema e ancor prima in albergo e nella gabbia, mi piacesse e cominciassi a goderne, ormai senza più rendermene conto.
    
    Lo zingaro mi indicò i gradini della scaletta appoggiata al furgone e mi fece cenno ...
    ... di salire dietro al furgone. Buttando un’occhiata al suo interno, mi bloccai nauseata. Il furgone trasportava sacchi di immondizia e mi ordinava di mettermi in mezzo.
    
    “Padrone – dissi a Jamaal in tono supplichevole – mi fa schifo, vi prego aiutatemi, non voglio, non ce la faccio.”
    
    “E dove vuoi che ti scopi? – mi riprese Jamaal come a voler precisare una cosa talmente ovvia da non dover essere messa assolutamente in discussione – per terra in mezzo alla strada?”
    
    “Faccio tutto quello che volete – dissi chinando lo sguardo e iniziando a tremare, sedendomi prima e poi sdraiandomi per terra allargando le gambe – Scopami.” Continuai rivolgendomi allo zingaro.
    
    Il garzone ne approfittò subito per scattarmi delle nuove foto.
    
    “Ho detto in mezzo al pattume o le foto fanno il giro della tua città dove non solo sapranno che sei una puttana ma che godi anche in modo così perverso”
    
    Tremante mi alzai per dirigermi verso il cumulo di spazzatura.
    
    Ero sporca, lercia da far paura e le calze mi rendevano ancor più volgare e nello stesso tempo la mia umiliante situazione davanti al garzone era terribilmente eccitante.
    
    Il silenzio era irreale.
    
    Lo zingaro allungando la mano sul carico del furgone smosse alcuni sacchi sollevando un tanfo fetido.
    
    Mi indicò di salirci sopra e di sedermi lì in mezzo. Ebbi una sola piccola reazione, un solo piccolo gesto di ribellione ma finii per salire.
    
    “Hai strisciato in mezzo al piscio dei cessi del cinema porno – incalzò il garzone – ...
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