Sogno di troia
Data: 17/06/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: rasss, Fonte: Annunci69
Ogni volta che, facendo l’amore, raggiungeva il culmine del piacere iniziava a fantasticare su rapporti sessuali con altri uomini. Dalla sua bocca uscivano frasi affatto confuse che mai avrei pensato potesse pronunciare. Le prime volte le dissi di stare zitta. Col tempo invece iniziai ad arraparmi sempre di più e la assecondavo e incitavo. I dialoghi oltrepassavano ogni forma di decenza, ma a lei sembrava non importare che le dicessi che era una gran troia. Anzi, conveniva con me sul fatto che lo fosse e diceva di essere molto più troia di quanto io potessi anche lontanamente pensare. Forse il nostro rapporto arrivato ad un punto di svolta e la curiosità di testare la veridicità di quello che lei diceva era sempre più forte.
Fu così che durante i rapporti iniziai a suggerire la possibilità che quelle fantasie diventassero realtà e lei sempre più spesso implorava che dessi seguito a quelle parole, organizzando ciò che desideravo purché la sua fame di cazzo fosse appagata o anche solo mitigata.
Così una sera, mentre le infilavo il cazzo in figa e lei – alle solite – implorava di ricevere cazzi e essere riempita di sborra le chiesi con di dirmi con parole precise cosa desiderava.
Biascicando, con gli occhi chiusi, mi disse “È estate e fa caldo. Mi sento avvolta da una patina di sudore. La finestra è aperta mentre fuori il cielo imbrunisce. La stanza è quasi buia. Non riesco a vedere bene per via della benda che porto sugli occhi. Sono a pecora su un grande pouf di ...
... cotone. Ho le gambe ben divaricate. La mia figa impregnata di gel pulsa mentre mi masturbo. Il culo oramai si è abituato al dildo che ho usato per divaricarlo e prepararlo. La porta della camera, dopo un tempo indefinito, si apre e si chiude e tutto piomba nuovamente nel silenzio. Avverto sulla figa matida lo spostamento d’aria causato dal passaggio alle mie spalle. Ho una fitta di emozione al ventre mentre penso a quello che accadrà. Poi, all’improvviso sento in rapida sequenza due mani allargarmi le chiappe e contemporaneamente un cazzo affondare. L’entrata è lenta, decisa e inesorabile. Percepisco la lunghezza e la circonferenza, entrambe notevoli. Vorrei chiedere chi è ma non ho neppure il tempo di gemere che, mentre penso a quanto sono fortunata, una cappella mi viene accostata alle labbra e una voce calma e profonda, dall’accento straniero, mi intima di succhiare. Il forte odore di piscio e di sudore stantio mi entra pungente nelle narici. Spalanco la bocca e assaporo quell’enorme turgore viscido e salato mentre con la lingua mi do da fare per ripulirlo. Il mio movimento di testa quasi magicamente avvia la penetrazione della figa. Avverto la lunghezza del palo che ho piantato in pancia quando inizia a stantuffare dolcemente senza mai uscire del tutto. Ma quanto è lungo? - penso. Lo assecondo andandogli incontro con il mio sedere, così che posa arrivare bene in fondo, fino quasi al collo dell’utero. Percepisco i movimenti del dildo che ho piantato in me ad ogni impatto del ...