LA PROFESSORESSA DI FILOSOFIA
Data: 16/06/2024,
Categorie:
Lirica erotica,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Brendan, Fonte: RaccontiMilu
... Risate generali.
– Simpatici i tuoi amici, non pensavo ne avessi così, ti facevo più da platea.
– Alla fine sono una popolana, Kant ed Hegel mi fregano.
– Sei veramente speciale.- con una mano accarezzo il fondoschiena. Lei dice il mio nome come per rimprovero ma lascia che continui anche più deciso, anzi, si stringe leggermente a me. Al termine beviamo il bicchiere della staffa con gli altri, che velocemente salutiamo.
– Ti posso offrire un caffè ? Abito qui vicino, senza impegni.
– Volentieri, andiamo.
L’ appartamento è piccolo e decisamente vezzoso, con libri che sbucano un po’ dappertutto.
– Se non ti dispiace mi metto in libertà, ho un male ai piedi…
Torna subito dopo con una sottile vestaglina di seta fiorata che la fanno sembrare ancora più giovane. Ormai sono troppo eccitato e la sfilo in un attimo, ora è davanti a me in reggiseno e mutandine di pizzo, deve averle indossate ora. Ha un corpo tonico e flessuoso, non posso fare a meno di abbracciarla forte e baciarla. Anche il reggiseno scompare e inizio a leccare e succhiare i piccoli capezzoli bronzei.
– Luca non ti fermare, ma piano ti prego.- Sarà l’ ultima frase che dirà quella notte.
Mi spoglio velocemente e preso dalla foga strappo i suoi slip, la metto carponi sul tappeto e la penetro deciso, lei mugola, il piacere è veramente intenso, accompagna i miei affondi con il corpo, ...
... rendendoli ancora più violenti. Prima dell’ orgasmo esco e eiaculo sul suo bel viso che gronda sudore. Ale prende il mio membro in bocca ed inizia a lavorare con tanta passione che in breve è già marmoreo. E’ veramente un’ esperta, lo prende tutto dentro sino alla gola, succhia ed aspira con tutte le sue forze, vengo abbondantemente e lei lo ingoia sino all’ultima goccia.
-Brava, non avevo mai goduto tanto, che pompa !
Ora non posso più fermarmi, massaggio il suo buchetto ed entro con medio ed indice e allargo lentamente, lei pianta un urletto sorpreso e compiaciuto. Quando l’ orifizio sembra aver ceduto premo con il glande gonfio come non era mai stato, lei digrigna i denti e rantola sinchè non entra. Questa volta il grido è di dolore, con una mano tenta di fermarmi invano, dopo con entrambe le mani spalanca i glutei, nella speranza di avere un poco di ristoro, con tanta forza che le lunghe unghie segnano la morbida carne. Ansima rumorosamente, quando il respiro torna quasi normale con una spinta vigorosa penetra tutto ed comincio a pompare, la stringo ai fianchi tanto forte che lascio i lividi. In breve dal dolore lei passa al piacere totale, ancora, ancora supplica. Resisto fino a che un orgasmo selvaggio mi travolge ed inondo le sue viscere di caldo seme. Alessandra si sdraia stravolta, io mi siedo accanto a lei accarezzandola.
– Spero sia la prima di tante notti, prof !.