LA PROFESSORESSA DI FILOSOFIA
Data: 16/06/2024,
Categorie:
Lirica erotica,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Brendan, Fonte: RaccontiMilu
Avevo deciso per curiosità di assistere ad un’ opera lirica ed avevo scelto un classico, l’ Aida di Giuseppe Verdi. Ero arrivato con un certo anticipo per gustarmi la bellezza del teatro, i suoi palchi, il sontuoso sipario. Seduto nel loggione ormai attendo l’ inizio quando dietro di me una voce conosciuta dice.
– Permesso , mi scusi.
Due gambe snelle coperte da una gonna nera appena sopra il ginocchio e un profumo vanigliato mi superano, mi giro e resto basito, la professoressa di filosofia di quinta liceo, e la fisso un poco lesso. Lei sorride. – Ci conosciamo, vero ? Non sei un viso nuovo.
Mi riprendo dalla sorpresa, nonostante sia decisamente cambiato in questi tre anni, non sono più il ragazzo brufoloso e rozzo e l’ anno da alpino mi ha dimagrito e anche scolpito, mi ha ricordato, almeno in parte.
-Chiari, signora, quarta e quinta tre anni fa.
– Ah, giusto, eri uno di quei teppisti.
– Ero uno dei più tranquilli…
– Sì sì, eri un’ eminenza grigia che agiva nell’ ombra e mandava la truppa allo sbaraglio.
– Prof non dica così, eravamo ragazzini.
-Prima di tutto dammi del tu e chiamami per nome, che non sono più la tua professoressa.
La professoressa Alessandra Meschi era stata il sogno proibito di noi liceali, nonostante avesse l’ età delle nostre madri, oltre i quaranta. E’ la classica donna a cui la natura ha dato il dono di non invecchiare e senza troppi sforzi. E’ alta e magra, un bel sedere ancora sodo, lunghe gambe e un seno piccolo ma ...
... proporzionato, spalle larghe che fanno pensare ad una attività fisica intensa, lunghi boccoli neri neri, occhi azzurri, naso sottile, labbra carnose ed una lingua tagliente che ti smonta in un amen. E’ sempre vestita con un tailleur con una gonna discretamente corta ed una maglietta attillata che mette in risalto il fisico perfetto.
– Sono sorpresa di vedere un mio ex allievo qui, bravo…Lucio ?
-Luca sign…Alessandra.
– Scusa.
-Figurati, con tutti gli studenti che avrai avuto.
– tu il mio nome lo ricordavi però
– Una donna bellissima non si dimentica.
– Luca, potrei essere tua madre. Grazie comunque, alla mia età certi complimenti fanno sempre piacere.
Inizia l’ opera, per fortuna mi sono preparato e non sfiguro con lei, che è una vera melomane, la serata vola via piacevolmente dopo il piccolo iniziale imbarazzo. All’ intervallo mi invita a mangiare qualcosa insieme agli altri loggionisti, scopro senza sorpresa la sua popolarità e vengo preso di mira con battutacce.
– Ale, stasera hai fatto il botto, era ora vederti con un bel ragazzo.
– E’ solo un amico Carlo.
– Se lo mangi con gli occhi.
– Ma cosa dici, troppo giovane.
– Ragazzo, tu cosa ne pensi, è troppo vecchia per te ?
– E’ splendida.
Mi dà uno scapellotto sulla nuca, bello forte pure. – Gli dai pure corda ?
– E bravo, non tirarti indietro, non te ne pentirai.
– Carlo, allora… torniamo, che ormai è l’ ora, altrimenti ci sfiniscono.
– So bene chi si sfinirà stanotte. – ...