1. Al laghetto


    Data: 14/06/2024, Categorie: Etero Autore: Bravo_racazzo, Fonte: Annunci69

    Ci eravamo visti da quattro giorni. Ti avevo assaggiata fugacemente. Quel sapore, quell'odore però hanno continuato a fottermi il cervello. Insieme al ricordo del tuo sguardo. Cazzo, quegli occhi li vedo anche ora, se chiudo i miei.
    
    La voglia di poterti riassaporare cresce dentro di me ad ogni ora.
    
    Oggi finalmente l'occasione. Una pausa pranzo. Poche ore. Abbastanza per sentire nuovamente quell'aroma afrodisiaco.
    
    Provo a chiederti di vederci, rifiuti. Non mi convinci. Non convinci l'orso affamato del tuo miele.
    
    Insisto. Alla fine cedi. Lapidaria. Luogo ed orario.
    
    Esco dal lavoro, già sento il tuo sapore. Solco la strada sul mio scooter, sfioro le auto, ma la mia testa è già lì. Tra le tue cosce.
    
    Mangio una cosa al volo, mentre guido, non voglio arrivare tardi, non voglio perder neanche un minuto. Finalmente arrivo, non ci sei. Sono in anticipo, come ho fatto? Chissà...
    
    Eccoti. Nervosa ma decisa. Mi inviti a seguirti. In questo momento pur di poterti mangiare farei di tutto. Sono nervoso. Non vedo l'ora di leccarti. Di vederti godere.
    
    Dico le mie solite cazzate su ciò che ci circonda. Dove mi stai portando? Non lo so, c'è un laghetto, delle anatre, qualche passante, una strada. Non mi interessa, ovunque mi porterai ci saremo noi. Ci sarà quel sapore che mi sta ossessionando.
    
    Arriviamo in questo posto semi-isolato. Sembra un bel nido. Il pavimento fatto di canne secche, la parete di tronchi di eucalipto, il soffitto di foglie.
    
    Mi stupisci, metti ...
    ... un telo a terra. Ti bacio. Finalmente inizio a saziarmi di te.
    
    E' un bacio lungo, appassionato. Sai baciare, cazzo se lo sai fare.
    
    L'eccitazione sale, mi offusca la mente. Ti voglio.
    
    No! Non sono venuto per questo. Son venuto perché voglio leccarti.
    
    Mi faccio strada tra i tuoi jeans, scosto le mutandine nere, sono di pizzo. Sento finalmente il tuo sesso allagato di desiderio.
    
    Rivoglio quel sapore. Mi porto il dito alla bocca. Una scarica di eccitazione turba la patta dei miei pantaloni. Hai un sapore fantastico. Lo voglio sentire dalle tue labbra. Mi fissi mentre succhi il mio medio, assaporando i tuoi stessi umori. Un'altra scarica di eccitazione. Sento il cazzo quasi farmi male dalla durezza. Ma no! Non sono venuto per questo.
    
    Ti faccio sdraiare. Ti tolgo pantaloni e slip. Io rimango vestito, in giacca e cravatta, non serve spogliarmi, non oggi. Vorrei farti desiderare la mia lingua girando intorno alla tua fica. Non ci riesco. L'ho assaggiata una volta sola, ma mi sento come un cocainomane alla caccia della sua dose.
    
    Voglio leccarti. Non resisto.
    
    Riesco solo a stare qualche secondo a guardare la tua fica, senza toccarti, con aria sognante. Hai una fica elegante e profumata.
    
    Non resisto. La lecco. E' dolce, con un retrogusto aspro.
    
    Mi isolo.
    
    Sento solo il sapore e l'aroma della tua fica. Le auto, le anatre, il lago, non c'è più niente. Ti esploro con la lingua. Hai delle labbra morbide e carnose, una clitoride piccolina e sensibile.
    
    Ti ...
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