1. Sensazione forte


    Data: 10/06/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... rivalità e d’originare la stizza di numerose donne presenti là dentro, che mi esaminano di continuo durante il tempo in cui m’isolo ritirandomi con te. Tu mi baci di nuovo, io mi sento sragionare dal desiderio, ti sfioro e capto che non sei meno eccitato di me: mi chiedi di sbottonarti almeno il primo bottone dei pantaloni, perché stai scoppiando, io lo eseguo ben volentieri, perché bramerei farmi prendere da te fino allo sfinimento lì sul canapè. Le tue mani sono dappertutto sul mio corpo, per il fatto che le insinui in ogni apertura del mio vestito con modo di fare esaltato e febbrile: se questo delirio di sensi non è chimica, non saprei come altra maniera definirla. Siamo uno sopra l’altro, ti muovi su di me come se mi stessi scopando e io ti assecondo, frattanto medito se qualcheduno degli addetti alla sicurezza passasse di lì, certamente ci sbatterebbe fuori. Il tuo respiro è affannoso mentre aumenti la velocità con cui ti muovi, effettivamente non possiamo continuare qui, ti dico d’andare fuori verso l’autovettura, malgrado ciò tu fingi di non sentire né accenni di smettere. Io sono bagnata, ti desidero come non mai, perché sentire il calore del tuo corpo e stringerti contro di me, mi procura un vero e proprio orgasmo. Te lo dico, e la faccenda ti eccita maggiormente, mi chiedi di mettere in scena qualcosa perché non ce la fai più. Nel mentre ci alziamo per andarcene, mi gira la testa e vedo che anche tu esiti un attimo faticando nel reggerti in piedi, così t’appoggi ...
    ... al muro e mi dici vieni vicino, fingi di nulla eppure mi tocchi. Io ti stringo contro di me, mentre sei scosso dagli spasmi dell’orgasmo. E’ di certo una sensazione molto forte, perché impallidisci improvvisamente e cominci a sudare. Io sono chiaramente spaventata, t’aiuto a sederti sul canapè dove eravamo prima, dopo qualche minuto ti riprendi e mi dici di non preoccuparmi, spiegandomi che a volte ti capita quando ti trattieni troppo o hai difficoltà a venire. Frattanto cerchiamo di ricomporci e usciamo, per fortuna il parcheggio è vicino, perché piove ancora più di prima. L’acqua fredda e il tuo recente orgasmo non calmano la tempesta che si è scatenata tra noi due. Appena arriviamo alla macchina mi sdrai sul cofano e mi sollevi la gonna, mi strappi letteralmente il perizoma e mi penetri, come se prima non fosse successo nulla. La pioggia è violenta e c’inzuppa i vestiti, il buio è fitto, l’unico bagliore proviene da un lontano lampione e come per magia arriva ai tuoi occhi, facendoli brillare d’una luce inconsueta. Sei fuori di te, si vede dal modo in cui ti muovi, è come la volta scorsa, se non addirittura meglio. Sento il tuo cazzo irrigidirsi dentro di me, mentre m’assesti degli affondi sempre più forti facendomi anche male. Io non conto gli orgasmi, i capelli gocciolanti e la maglia diventata quasi trasparente per la pioggia che l’inzuppa, ti rendono una volta più provocante, in tal modo non smetto di guardarti, di chiedermi perché hai scelto proprio me e d’infervorarmi ...