1. Sensazione forte


    Data: 10/06/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Attualmente là di fuori sta scrosciando forte, c’è molto vento, è abbastanza tardi, mi trovo all’interno d’una locanda piena di musica, di fumo e di confusione. A un certo punto ti noto tra la gente: non passi inavvertito, giacché sono numerose le occhiate che ottieni su di te. In quella circostanza sei vestito con un paio di braghe chiare fascianti, una maglietta multicolore con la manica lunga, perché quegl’indumenti indossati da te non passano di certo senz’attirare l’attenzione dei partecipanti. Il cuore mi balza nel mentre in gola, perché la rievocazione di quelle ore pomeridiane riappare accesa e brillante in me, insieme alla promessa fatta a me stessa di stare ben lontana da te. Un’amica nota frattanto il mio indubitabile turbamento, io le spiego coscienziosamente tutto e le indico dove sei: mi domanda incredula se sono stata con lui, a dire il vero non ci credo nemmeno io. Vorrei uscire dalla locanda, mi manca il respiro, in seguito considero meditando che magari non m’ha notato in mezzo a quella baraonda, eppure non è così. Lui viene verso il mio tavolo sorridendo, mi saluta chiedendomi che fine abbia fatto e come stia. E come vuoi che stia? La mia risposta è banale, insipida, poco sincera, per nulla onesta e colma d’imbarazzo e d’insicurezza. Tu lasci che ti presenti le mie amiche, perché in seguito t’allontani con una scusa. Quella donna che prima m’ha chiesto di te non ti toglie gli occhi di dosso, poi mi ribadisce che se te lo faccio scappare non mi parlerà più. ...
    ... Se dovessi dar retta al mio istinto scapperei da quel locale troppo pieno e troppo caldo e ti seguirei ovunque, eppure vorrei capire se sei solo lì dentro o se c’è la tua donna, perché non voglio affrontare in nessuna maniera le conseguenze d’un altro rapporto con te. Non è così facile, le dico, in quanto stare con te per un’ora, lasciarti dopo e sapere che non ci può essere più nulla. Decido d’andare a ballare pur sapendo che non è la cosa giusta, indubbiamente sulla pista non passo né sono sottovalutata, in tal modo per te è facile trovarmi. E poi so che anche tu sarai lì. La musica mi stordisce, sbarro gli occhi e mi lascio possedere facendomi dominare dal ritmo e dai riflessi delle luci stroboscopiche. Non so quanto tempo passa: qualcuno mi mette le mani sui fianchi, e so per istinto che sei tu. Mi prendi per mano e mi accompagni fuori dalla pista. Mi chiedi che cosa sia successo, non so come dirti che per me sei troppo. Il tuo sguardo mi ipnotizza e mi spiazza. Vorrei sparire. Ti dico che quel pomeriggio è stato un errore, che non c’è dell’altro altro, io tento d’allontanarmi, eppure tu m’agguanti il braccio, mi sbatti con violenza contro il muro della discoteca e mi baci con veemenza. Io ti rispondo di rimando senz’opporre resistenza, appresso ti seguo verso il lato più buio e appartato della locanda. L’adrenalina in me ha già raggiunto al presente livelli spaventosi solamente nello starti vicino, dal momento che so molto bene di suscitare la concorrenza, d’infondere la ...
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