1. Porcate al mare


    Data: 07/06/2024, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... moglie.
    
    Lucrezia non si oppose alla mia brama di piacere, limitandosi a sfiorare con le labbra il mio sesso gonfio di desiderio.
    
    Durante la fallazio, allungai le mie mani tra le cosce delle due sorelle, le loro intimità erano già bagnate e gonfie, delicatamente vibrai le mie dita sui loro clitoridi, duri ed eretti come steli.
    
    Lucrezia mi guardò: i grandi occhi castano-verdi erano lucidi e allungati, le guance, da pallide, si erano tinte di rosso: non l’avevo mai vista eccitata!
    
    Sottovoce. Con tono da ragazza viziata, mi sussurrò: “Dammelo che mi voglio spennellare il tuo bel cazzone sulla fica.”
    
    Afferrò il mio membro e, stesasi sul lettone a cosce larghe, prese a masturbarsi con esso, stringendomi i testicoli con una mano.
    
    Raffaella lasciò fare, restando alle mie spalle accarezzandosi eccitata.
    
    Mia cognata raggiunse celermente l’orgasmo clitorideo, ma non sazia, guidò il mio pene nella sua vagina già dilatata e bagnata.
    
    Presi l’iniziativa: invitai Lucrezia a girarsi, quasi glielo ordinai, prendendola vigorosamente sui fianchi.
    
    Quando mi trovai sotto gli occhi il suo bel culone bianco, tondo e soddisfacente, mia moglie afferrò la mia la verga eretta e l’accompagnò tra i glutei, lasciandomi penetrare la fica nera e pelosa, lucida di umori della sorella.
    
    Fu in momento di estasi sentire Lucrezia gemere sotto i miei colpi: come godevo sentendo il mio ventre e gli addominali sprofondare su i suoi glutei immensi e burrosi!
    
    Raffaella mentre scopavo ...
    ... a pecora la sorella, si mise alle mie spalle, si succhiò per bene il dito medio e, quando fu lucido si saliva, mi penetrò nell’ano, stimolandomi la prostata dall’interno del retto.
    
    La situazione che stavo vivendo, così insolita, ma desiderata da tempo mi fece prolungare il piacere per diversi minuti. Il mio membro, eccitato e così ben stimolato, scorreva impetuoso in quel adorabile tana calda.
    
    Il mio sguardo correva, affamato e rapito di piacere, lungo quel corpo opulento vibrante di eccitazione erotica: osservai le sue cosce robuste e slanciate, perfino alcuni vasi capillari che s’insinuavano tra la pelle bianca, azzurrognoli e rossi, furono motivo di eccitazione!
    
    Non stavo fantasticando o sognando, amoreggiavo contemporaneamente con due donne di cui percepivo gli odori, i gemiti, gli aliti, la loro naturalità carnale!
    
    Una rapida successione di: “Ah! Ah! Ah!” proferita con tono e volume esponenziale,, indicò inequivocabilmente il raggiungimento dell’orgasmo di mia cognata Lucrezia.
    
    Mi abbandonai anch’io: m’impegnai in alcuni vigorosi affondi, mia moglie percepì che stavo per venire, afferrò il mio cazzone cingendolo stretto alla radice tra indice e pollice.
    
    Lucrezia si lasciò mollemente sul letto girandosi supina a cosce larghe.
    
    Solo in quell’istante notai i suoi grandi occhi languidi incrociare con complicità i miei.
    
    Afferrai la mano di Raffaella e la guidai con decisione sui miei testicoli invitandola a stringerli forte!
    
    Impugnai la mia verga ...