Un Blasfemo
Data: 07/06/2024,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Tabù
Autore: unoduetre, Fonte: xHamster
Mi siedo sul divano ed accendo la televisione, sintonizzo Rai uno, di li a poco Benedetto Sedicesimo inizierà a celebrare la Santa Messa della Domenica dalla Basilica di San Pietro.
Le telecamere inquadrano la folla, un orda di gente radunata e raccolta in quell’enorme serratura che Bernini ha voluto progettare così, come se quello fosse il centro del mondo, l’ingresso per la chiave della vita.
Italiani, giapponesi, tedeschi, americani, ogni nazionalità distinguibile da cappellini e magliette colorate alla stessa identica maniera, come ad indossare una divisa, come se il giallo dei fedeli polacchi dovesse distinguersi dal rosso dei tedeschi o dal bianco dei giapponesi, ma tutti uno di fianco all’altro, tutti pronti ad accogliere l’uomo che di li a poco uscirà dalla finestra e diffonderà come ogni volta la fede e la speranza per questa gente.
Sono con loro, sono seduto sul mio divano a qualche centinaio di chilometri di distanza ma sono esattamente assieme a loro. Accanto a me c’è Alfredo che come sempre finge di essere interessato e incuriosito.
Ha tolto il piccolo tavolo che abbiamo davanti al divano, lo ha tolto per comodità.
Alle dieci e cinquantacinque il Santo Padre esce dal rettangolo illuminato della sua finestra, ha le braccia alzate come a salutare chi lo sta guardando e sembra proprio ci riesca, sembra che il suo sguardo sia rivolto ad ognuno di noi ed a me, a casa mia, ai miei occhi.
Tra le cosce di Alfredo accovaccia c’è mia moglie. Da le ...
... spalle alla televisione rannicchiata sulle ginocchia. La testa adagiata di fianco poggia sul pube del nostro amico, lui le accarezza il viso ed i capelli.
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, il segno della croce, un simbolo immenso e grande come è grande l’uomo che ci invita a farlo e che poi inizia a parlare. Alfredo sospira, guarda mia moglie e sposta lo sguardo sul volto in primo piano del Santo Padre, poi, senza nemmeno aspettare un attimo in più, abbassa la lampo dei pantaloni e libera i suoi grandi coglioni invitando mia moglie a leccarli.
Lo fa a posta, dice che ama concentrarsi in questa maniera ma io so che lo fa a posta. Alfredo è un blasfemo, un peccatore, è il diavolo in persona e ad ogni occasione fa di tutto per portarmi nell’abisso con lui.
Faccio finta di niente, ascolto le parole del Papa mostrandomi indifferente ma è difficile. Gli occhi per quanto non lo voglia si girano da soli, rubano stralci di quel momento tanto indegno quanto affascinante.
Quegli enormi testicoli ad un soffio dalla bocca di mia moglie sono un immagine forte, attraente.
Per questo so per certo che Alfredo è il Diavolo, perché è meschino e tentatore e colpisce dritto al desiderio che più di ogni altro ci rimane difficile gestire, la carne.
So che è sbagliato, so che è incredibilmente sbagliato e che sono malato e marcio nell’animo, ma sapere che mia moglie è oggetto di attenzioni di altri uomini mi procura un piacere che nient’altro è in grado di darmi. ...