1. Gioco doppio (parte 7)


    Data: 04/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... almeno, quello che loro avevano pensato per lei. Era portata a pensare che l’avrebbero tenuta, usata e poi uccisa, testimone scomoda dei loro piaceri. Non aveva pensato alla tratta di esseri umani.
    
    Questo le diede molta paura in quanto la posta in gioco era altissima e pensava che tutto per lei si sarebbe concluso su quella barca. Questa convinzione le fece capire che al momento opportuno avrebbe dovuto giocarsi tutto in quanto pensava che il suo tempo fosse limitato a pochi giorni, al tempo del loro divertimento, sicura che dopo quanto successo non avrebbero certo potuto lasciarla libera.
    
    Così cercò di studiare le loro abitudini e di soddisfarli al meglio. Sperava che le avrebbero consentito di uscire da quella cabina.
    
    Finché fosse stata lì dentro non avrebbe avuto alcuna possibilità, bloccata da quella catena saldamente infissa nel muro. Non aveva strumenti per cercare di rompere il lucchetto che legava il guinzaglio di catena al collare, anch’esso di catena. Le avevano tolto ogni possibile utensile ed il cibo le veniva dato in una ciotola senza posate.
    
    Aveva quindi bisogno di uscire da quella stanza e, per fare questo, pensò che avrebbe dovuto ingenerare nei suoi rapitori la convinzione che fosse divenuta docile.
    
    Qualche risultato lo ottenne.
    
    Iniziò infatti ad essere ubbidiente e a soddisfare sessualmente entrambi. Aveva iniziato a venire in cabina da lei anche Anna da sola. Forse i primi tempi temeva che avrebbe potuto soccombere in una lotta con una ...
    ... ragazza comunque più giovane e forte.
    
    Dopo l’arrendevolezza dimostrata nei confronti di Franco, anche la donna venne da lei, inizialmente in compagnia del marito e poi anche da sola, in vari momenti della giornata.
    
    Adorava sottometterla, tenerla ai propri piedi, farseli leccare e farsi dare piacere con la lingua alla figa ed al culo.
    
    Luisa eseguiva tutto, ogni ordine, eccitandoli sempre più.
    
    Iniziarono a portarla sul ponte, sempre tenendola legata al guinzaglio di catena.
    
    Nel tragitto dalla cabina alla coperta le lasciavano incatenate le caviglie ed i polsi dietro la schiena. Una volta sul ponte, all’aperto, prima legavano la catena in maniera salda e poi, frequentemente, le scioglievano i polsi, anche per avere modo di godere dell’uso delle sue mani per i loro piaceri sessuali.
    
    Luisa si guardava in giro.
    
    Erano sempre in mare aperto. Non avrebbe avuto modo di fuggire a nuoto.
    
    Cercò di capire come fosse ancorata la scialuppa di salvataggio ma, anche in quel caso, non avrebbe saputo in quale direzione andare.
    
    Cercava di avere informazioni dai loro discorsi, sempre, però, troppo ermetici.
    
    Intanto si conquistava la loro fiducia dimostrandosi arrendevole.
    
    Aveva ottenuto un leggero allentamento delle precauzioni, forse anche forti del fatto che solo loro sapessero dove si trovavano.
    
    Luisa cercava anche di capire come fare a sopraffarli nel caso in cui, per qualsiasi motivo, si fosse trovata con un ridotto margine di manovra delle mani.
    
    Aveva ...