MIA MADRE PARTE TERZA
Data: 04/06/2024,
Categorie:
Voyeur
Maturo
Sesso Interrazziale
Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster
... pochi minuti, mogio mogio,
perché quella carogna non aveva voluto neanche ascoltarlo ma gli aveva solo
detto che, certamente, il Priore avrebbe messo al corrente dell’accaduto
le sorelle.
Chiaramente se il Priore parlerà con le sorelle Truzzi, per me sarebbe
la fine, mi sono sentita persa e sono stata colta da una nuova crisi di
pianto, non so proprio come uscirne.]
L’episodio aveva veramente sconvolto il Dottor Truzzi, tanto che, quando
l’indomani mattina la mia mammina, profittando della momentanea assenza delle
sorelle, andò a casa di Angelo per confortarlo, lo trovò profondamente depresso
ma ancor più terrorizzato dal fatto che le sorelle fossero informate di quanto
era successo.
Questa evenienza fece prendere a mia madre una drastica decisione.
[ Caro diario, non potevo vedere l’amore mio così distrutto, quindi oggi, verso
le cinque, prima che le sorelle Truzzi, andando in Chiesa, venissero a conoscenza
del fatto, ho deciso di andare a parlare con Frate Giovanni.
Se veramente era un rattoso come mi aveva detto il mio tesoro, sapevo come
comportarmi, ho indossato quel vestitino azzurro molto corto che avevo indossato alla comunione di mia nipote, e quindi sono andata al Convento.
Sono andata direttamente in Sacrestia, sapevo che a quell’ora l’unico
Frate in giro era lui, infatti era lì.
“Buongiorno Frate, vorrei confessarmi”.
“Gradirei che in questo luogo non si mentisse, sei venuta a confessarti o ...
... a
parlarmi dell’episodio di ieri?”, mi ha detto con un tono molto acido.
Ho preferito dire la verità, “per l’episodio di ieri”.
“Allora andiamo nel mio studio”, e si é avviato, l’ho seguito con il cuore
in gola.
Il suo studio era una piccola stanzetta disadorna arredata con una scrivania
e due sedie in legno, alle pareti un crocefisso ed un’immagine della Madonna,
l’unica cosa che strideva con tanta spartanità era la presenza di un ampio divano
in pelle nera, “gli servirà per le sue porcate”, ho pensato.
Entrati ha chiuso la porta e si é seduto dietro alla scrivania invitandomi
a fare altrettanto su una delle due sedie in legno.
Nel sedermi ho fatto salire un po’ il vestito, in modo da far vedere le mie
COSCE per un palmo sopra le ginocchia, ci ha poggiato subito lo sguardo lascivo,
ho provato tanta vergogna ma ormai ero in gioco e bisognava giocare.
“Cosa hai da dirmi?”, ha esordito con un tono meno acido di prima.
Ho subito esordito chiedendo ripetutamente perdono anche a nome di Angelo.
“Ma vi rendete conto che non é sufficiente pentirsi per essere assolti da un
peccato così grave perpetrato, per giunta, nella Casa del Signore?”.
”Lo prometto non lo farò mai più, lo giuro non lo faremo mai più, ci perdoni,
la prego”.
Anziché rispondermi il porco mi ha rifissato le cosce.
Dopo oltre mezzo minuto, durante il quale non aveva fatto altro che sbirciare,
si è alzato, ha girato intorno alla scrivania, mi si è seduto vicino e ...