1. Mark diventa Tess – Femminilizzazione forzata


    Data: 04/06/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... ha più un pelo sul corpo, che il suo corpo e liscio e morbido. Il seno &egrave pesante ed ingombrante. Piange. Lucy lo fa uscire da quella celletta e lo porta, sempre nel seminterrato, in una camera più luminosa ed accogliente. Lo fa distendere su un letto e gli mette un collare a cui viene collegato un guinzaglio che finisce in un anello sul muro. Mark ora può muoversi, ma solo per quanto &egrave lungo il guinzaglio. Poi Lucy gli dice ‘ tu ti chiami Tess. ‘ Lui non fa neanche in tempo a reagire che Lucy &egrave già andata via ed ha chiuso la robusta porta a chiave.
    
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    In tutto quel tempo l’unica persona che Tess ha visto &egrave sempre e solo l’attraente infermiera di nome Lucy. Lucy veniva a trovarla ogni mattina nella cella dove &egrave stata rinchiusa e che si trovava nella cantina della villa del dr. Martin. Lucy era più che attraente, aveva un corpo formoso e pieno di curve, tette grosse e sode, un culo stupendo, occhi grandi e blu, capelli lunghi fino alle spalle, neri con riflessi castani. Era la cameriera del dr Martin ed a lui era fedele sia per paura che per devozione. Si presentava nella sua tenuta, camicia bianca, gonna, calze autoreggenti e scarpe con tacco altissimo nere. Tess non avrebbe mai capito che si trattava di una shemale se lei sollevando la gonna e tirando giù il microscopico slip non glielo avesse fatto vedere: un pene piccolo ingabbiato in un cook ring che le strizzava pene e palle ...
    ... e le impediva di rizzare. Anche il pene di Tess era strizzato allo stesso modo e il ragazzo capiva che quella era la fine a cui era destinato. Lo capiva anche dal suo corpo, gli ormoni che gli venivano somministrati in abbondanza avevano fatto, e continuavano a fare, il loro effetto, la sua pelle diventava sempre più morbida, il suo pene rimpiccioliva, ma si sentiva comunque sempre in uno stato di perenne eccitazione. La novità più rilevante erano però le tette, Tess quando se le vide rimase sconcertata, erano immense e sode e s’ingrossavano ogni giorno di più. Erano già grosse come quelle di Lucy, ma sarebbero diventate ancora più grosse. Non si era mai guardata allo specchio e quindi non aveva una visione completa di come potesse essere cambiata, ma si era fatta l’idea di un grande cambiamento. Quando era sola piangeva e si disperava e al tempo stesso si sentiva languida ed eccitata. Lucy la mattina la liberava dalla catena che la teneva legata all’anello del muro posto sopra il suo letto e che terminava in un robusto collare, la portava in bagno, la aiutava nei suoi bisogni visto che era impossibilitata a fare da sola. Tess era praticamente nuda ed innocua, le braccia fittamente legate dietro la schiena e le caviglie incatenate con una corta catenella, portava solo un busto di pelle che la strizzava in vita. Dopo averle dato da bere qualcosa di caldo la faceva sdraiare su un altro lettino più alto, posto nel centro di un’altra stanza della cantina e le levava il busto. Le ...
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