1. Un pomeriggio al fiume


    Data: 03/06/2024, Categorie: Etero Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... molto abbondante del costume. Mi tolsi le scarpe e mi alzai anche io, la abbracciai e tentai di toccarle una tetta, ora avevo una gran voglia, ma Naomi esclamò: ‘Che fai! &egrave già tanto che le lascio al vento’. Si voltò ed entrò con i piedi nell’acqua. ‘&egrave fredda!’, esclamò ricoperta dalla pelle d’oca. Mi avvicinai e la spinsi in acqua, come leggera vendetta, quando riemerse le dissi ridendo: ‘Se entri piano &egrave peggio’, poi senza darle il tempo di rispondermi, mi tuffai anche io, riemergendo davanti a lei, mi diede uno schiaffo scherzoso, poi iniziammo a nuotare e giocare come facevamo sempre nell’acqua. Rimanemmo nell’acqua un bel po’, poi Naomi disse che aveva freddo ed uscì, io, invece mi feci ancora una bella nuotata. Quando uscii e mi diressi verso di lei, ammirai il suo bellissimo corpo, ancora bagnato e lucido, che si asciugava al sole. Mi sedetti a fianco a lei, si voltò verso di me e mi disse con un tono dolce: ‘Come mai ci hai messo tanto? Non si lascia una donna nuda sola soletta’, poi mi baciò. Piano piano l’intensità del bacio aumentava ed in poco tempo ero di nuovo in erezione, di nuovo Naomi mi accarezzò il petto, scendendo poi sull’addome, fino ad arrivare al pene. Questa volta la sua mano si infilò sotto al costume, afferrandolo. Iniziò a masturbarmi lentamente, poi si smise di baciarmi e mi spinse dolcemente facendomi stendere sull’asciugamano. Si coricò davanti a me e diede un bacio alla mia cappella, poi leccò dalle palle alla punta, facendomi ...
    ... fremere di desiderio. Le sue labbra avvolsero il mio pene ed iniziò a succhiarlo facendomi impazzire. Si aiutava con la mano mentre io guardavo la sua testa andare su e giù. Sapeva cosa mi piaceva e lo faceva al meglio. Non ci misi molto a svuotarmi nella sua bocca. A lei non dava fastidio e ingoiò tutto il mio sperma abbondante. Quando ripresi fiato, le dissi: ‘Adesso tocca a me’, ci scambiammo di posizione ed io le sfilai le mutandine del costume. Le baciai la coscia e, continuando a dare bacetti, arrivai lentamente alla sua vagina depilata. Diedi una vigorosa leccata sul clitoride e sentii che era bagnata, ma non dall’acqua del fiume. Naomi gemette inarcando la schiena. Continuai a leccarla con più delicatezza, ma mantenendo un buon ritmo. Lei tentava di soffocare i gemiti, con scarsi risultati. Io, come lei, sapevo cosa le piaceva: non mi concentravo solo sul clitoride, ma passavo la mia lingua sulle labbra, intorno, ogni tanto la facevo anche penetrare un po’. Anche lei non ci mise molto a raggiungere l’orgasmo, ed io, senza aspettare, mi misi su di lei e la penetrai. Era già tornato duro. La sua vagina era accogliente, così tanto bagnata e facilitava i miei movimenti lenti, ma profondi. Le baciai i capezzoli turgidi e Naomi mi mise le mani fra i capelli ancora bagnati stringendomi a sé. Gemeva forte il suo piacere e mi allacciò le sue belle gambe sulla schiena schiacciandomi ancora di più dentro di lei. La sentii fremere sotto di me mentre raggiungeva un altro orgasmo. ...