1. Un pomeriggio al fiume


    Data: 03/06/2024, Categorie: Etero Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    Era un caldo pomeriggio di inizio estate ed io e la mia ragazza, Naomi, decidemmo di andare a fare il bagno al fiume. Scegliemmo un posto poco frequentato dove eravamo già andati un po’ di volte con i nostri amici. Quando arrivammo scendendo lungo il sentiero nel bosco, vedemmo, come ci eravamo aspettati, che la spiaggetta di sabbia fine e il prato circostante erano deserti. Il fiume abbastanza largo in quel punto, scorreva placido e limpido. ‘Meno male che non c’&egrave nessuno, ho proprio voglia di rilassarmi, oggi!’, mi disse la mia ragazza stendendo l’asciugamano al sole. Si tolse la maglietta rimanendo con il reggiseno a fascia del costume verde acceso, si sedette sull’asciugamano, si slacciò le scarpe da ginnastica e se le tolse, lasciando i suoi bei piedi numero trentasette nudi. Ci teneva molto e li curava con molto, quel giorno aveva messo uno smalto rosa molto carino. ‘Dovresti toglierti il reggiseno, così non ti lamenti del segno dell’abbronzatura sulle tette, piccola’, le dissi mentre lei si alzava in piedi per togliersi gli shorts di jeans. ‘Non mi sembra il caso, se arriva qualcuno? Vuoi che tutti mi vedano nuda?’, disse. ‘Non esagerare, tutte le volte che siamo venuti qui ha mai visto qualcun altro oltre a noi?’, le risposi, andandole dietro, le slacciai il fiocco del reggiseno e lo lanciai sul mio zaino. ‘Ma che fai?’, disse lei mettendosi le mani a coprire le tette. ‘Ti tolgo il reggiseno’, le risposi con naturalezza. ‘Dai che mi vergogno, passami il ...
    ... costume’. ‘Ci sono solo io. E diciamo che le tue tette le conosco a memoria. Di solito non ti vergogni a farmele vedere’. Feci un passo avanti, con delicatezza le spostai le mani, lasciando nude quelle bellissime tette: portava la terza ed erano belle sode, con capezzoli più scuri e perfettamente proporzionati. Sentii un fremito nel mio costume. ‘Vedi, non &egrave arrivato nessun curiosone’, le dissi scherzoso. ‘Va be, proviamo, ma se arriva qualcuno, considerati single!’, mi disse fingendo di essere offesa. Si sedette sull’asciugamano, io mi tolsi la maglietta e mi misi vicino a lei, si girò verso di me ed iniziammo a baciarci. La mia mano scivolò sul suo polpaccio liscio, risalì fino alla coscia, coperta in piccola parte dagli shorts, la accarezzai un po’, poi le palpai il culo, sapevo che le piaceva molto. Lei ricambiava il bacio con intensità ed il fremito che avevo sentito prima iniziava a diventare qualcosa di più. Il costume non nascondeva molto e se lei non avesse avuto gli occhi chiusi nel bacio, avrebbe visto una protuberanza molto evidente. Aveva una mano sulla mia guancia, poi la fece scendere sul mio petto, indugiando sul capezzolo, accarezzò gli addominali. Sfiorò la punta coperta dal costume del mio pene ormai durissimo. Il contatto attraverso il tessuto sottile mi fece quasi gemere. Si staccò dal bacio e mi disse: ‘Andiamo a fare il bagno? Ho un caldo!’. Io rimasi lì, senza sapere cosa dire, mentre lei si alzò e si tolse i pantaloncini, mostrando la mutandina non ...
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