Ritorno al noccioleto - parte 5
Data: 02/06/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
Zio Gaetano montò in auto scuro in volto.
“Buongiorno Paolè, è tanto che aspetti?” chiese.
Tirai un sospiro di sollievo, non mi aveva visto.
“No, figurati sono appena arrivato”. Mentii.
Dovevo risolvere il problema della chiave, sarei tornato a metterla a posto quella notte stessa.
“Oggi abbiamo molto da fare. All’ora di pranzo, però, io devo andare via”.
“Come mai?” Sarei rimasto solo con Alfonso. Non immaginavo cosa sarebbe potuto accadere.
“Ci sono dei problemi con la zia, Paolo”.
“Mi dispiace … credevo che tra di voi le cose andassero bene”.
“Si, certo che si … cioè no. Ecco, ho fatto una cazzata Paolo. Una cazzata molto grossa”
Non avevo mai visto lo zio così preoccupato.
Desideravo rincuorarlo ma, allo stesso tempo, non volevo sembrare indiscreto.
“Posso aiutarti in qualche modo?”
“No, adesso non si può più fare niente. Sono stato un coglione e ora ne pago le conseguenze. Ero giovane, eravamo appena sposati. Sai com’è … Ho avuto una storia, una cosa da niente. Ma adesso tua zia l’ha scoperto”.
“Mi dispiace” mi sforzai di cercare le parole giuste “Per lei deve essere stato un trauma. Però è stato molto tempo fa. Le sue conferme le ha avute in tutti questi anni”.
“Lo so Paolè. Lo so. Ma purtroppo non è così facile …” rispose vago.
“Ben arrivati!” Alfonso era già al lavoro.
Indossava una maglietta bianca sui calzoni cortissimi e un paio di pensanti stivali da montagna. “Pare che più tardi pioverà, mi sono attrezzato” ...
... disse indicando i piedi.
“Si, ho visto le previsioni” rispose zio Gaetano “Ho già detto a Paolo che andrò via prima. Se dovesse venire giù molta acqua dovrete riparare i sacchi nel capanno, mi raccomando”.
Rispondemmo che lo avremmo fatto.
Quella mattina non riuscii a concentrarmi.
Aspettavo con ansia il momento in cui zio Gaetano fosse andato via, lasciandomi finalmente solo con Alfonso.
Da quando ero tornato al paese non avevo ancora mai preso cazzo e la mia fica aveva bisogno di essere sfamata.
Immaginavo che quel maiale avrebbe gradito le mie attenzioni e sarebbe stato ben felice di rompere il culo che non era riuscito a possedere nel bagno della scuola.
Fissavo le cosce enormi desiderando che mi montassero a pecora, con indosso solo quegli stivaloni da stallone.
Alle dodici in punto zio Gaetano salutò.
Finalmente io ed Alfonso eravamo soli.
“Senti” esordii fissandogli spudoratamente il pacco “Riguardo a ieri …”
Avevo il buco del culo bagnato, avrei fatto qualunque cosa pur di farmi chiavare.
“Ieri hai fatto tutto tu” rispose secco. “L’ho sempre detto che sei un frocio. Io non potevo dirti di no in quella situazione e tu te ne sei approfittato”.
“Ma …” Non sapevo cosa dire. Mi aveva scopato la gola come un animale e, alla fine, ero io che me ne ero approfittato?
“Ti ho detto come stanno le cose, sto per sposarmi” “Lo so” risposi con voce supplichevole “Ma pensavo che nel frattempo avremmo potuto divertirci”.
“Sei un pervertito ...