1. Storia di un Figlio - Capitolo 5


    Data: 30/05/2024, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: ilovemums, Fonte: xHamster

    ... ragazzo. Mi disse di andare avanti e assaggiarlo, così feci. Aveva un sapore molto simile alle mutandine che le avevo tolto prima, solo più fresco e più umido. Mi chiese se mi piacesse il sapore e risposi onestamente di si. Mi disse che a lei non importava il sapore, ma che Marco e tutti gli altri ragazzi si sarebbero vomitati addosso perchè per loro non aveva un buon sapore.
    
    Mentre ero lì a succhiare le mutandine completamente sporche di mia sorella maggiore, mi disse che Il problema con Marco era che veniva ogni volta in modo molto veloce, e lei non veniva mai. L'ha sempre lasciata insoddisfatta. Lo avrebbe scaricato, ma era il ragazzo più popolare della scuola superiore e le altre ragazze erano gelose di averlo tutto per sé.
    
    Nonostante fosse stato prosciugato dalle cure di mia madre, il mio pene era di nuovo completamente eretto e stava facendo una specie di tenda dentro il mio pigiama. Notando questo, Antonella raggiunse l'apertura dei pantaloni e me lo tirò fuori. Lentamente e dolcemente, lo accarezzò nella sua mano destra. "Se mi prometti di non venire in bocca te lo succhio, ma lo sperma mi fa schifo, mi piace avere un cazzo in bocca, ma devi venirmi sulla mano." Mi ha dato un bacio sulla punta, ha concluse con "Prometti?"
    
    Promisi e lei cominciò a succhiarlo. ...
    ... Ebbe molta più cura ed esperienza di quella di mia madre e dal mio cazzo si sentì in estasi. Sul finire Lei mise a coppa la sua mano di fronte al mio cazzo. "sborra troia, dammela tutta."
    
    L'ho fatto e mi sentii come se la mia anima fosse stata estratta dal mio corpo insieme ai fiotti di sperma. Quando finii, portò la sua mano alla bocca e rumorosamente succhiò il mio sperma dal suo palmo. Con un sorriso, mi disse che il mio sperma era dolce e che mi avrebbe lasciato venire in bocca la prossima volta.
    
    Poi si appoggiò contro uno dei grandi parka di papà sulla panchina e aprì le gambe. Sollevando la gonna a pieghe, lei mi fece un cenno con la testa e io mi inginocchiai davanti a lei per leccarle la figa. Non fui sicuro che stesse godendo e si dimenasse solo per farmi sentire meglio o se stavo facendo un buon lavoro fino a quando tutto in una volta, il suo corpo si irrigidì ed ebbe un paio di brividi.
    
    Con un suono gorgogliante dalla gola, si lasciò ricadere mollemente sulla panca e dalla sua figa scorreva un liquido caldo e salato mentre perse tutto il controllo del fisico.
    
    Dopo quella notte, a volte Antonella si intrufolava nella mia camera da letto dopo un appuntamento e mi riportava nella dispensa per farmi schiavo. Tuttavia mi ringraziava sempre svuotandomi le palle. 
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