Notte brava - Racconti Erotici

Notte brava

Ormai le dieci. Una scorsa ai last, prima di spegnere il pc.

Cristy70: “Un cavaliere per stasera?”

L’annuncio è minimalista, “Singola cerca gentleman per incontri galanti”.

E’ online. Le scrivo, “Al suo servizio, Madame!” con poca speranza, pensando che, se mai cercasse veramente compagnia, alle dieci passate dovrebbe averla già trovata.

Sto per uscire dal sito quando vedo comparire la bustina “nuovo messaggio”.

“Finalmente un uomo deciso ed educato! Ti va di portarmi a bere qualcosa?”

“Certo! Dove ci troviamo?”

In risposta mi invia un numero. Le scrivo un whatsapp: “Eccomi!”

“Guarda che io faccio sul serio. Dovresti passarmi a prendere, sono appiedata. Ti fidi?”

Penso: se si fida lei, ad incontrare uno sconosciuto che l’ha abbordata su un sito dieci minuti fa…non è che ci sia sotto la fregatura? Ma chi non risica, non rosica…

“Certo. Dove?”

Mi manda le coordinate di Google maps. Un posto imprecisato sui colli bolognesi.

“Sarò lì tra 30 minuti”.

“Quando sarai a 5 minuti mandami uno squillo.”

Gel, dopobarba e camicia a tempo di record, e sto volando in auto.

Presto mi lascio alle spalle i viali pieni di traffico e col navigatore mi districo tra stradine tortuose e semibuie. E’ ora di mandare lo squillo d’avviso.

Mi assalgono dubbi. Se fosse uno scherzo? O, peggio, un tranello per derubarmi?

“A quattrocento metri la tua destinazione si troverà sulla destra.”

Il nulla. A destra la collina, a sinistra una scarpata.

“Sei ...

... giunto a destinazione”.

La rientranza di un grande cancello.

La intravedo, appoggiata all’esterno del cancello, fuori dal fascio dei fari.

Scendo. Lei non si sposta. Sta fumando. Mi avvicino.

“Buonasera!”

“Ciao. Cristina.”

“Piacere, Stefano”.

“Ti spiace se finisco la sigaretta? L’ho appena accesa. Tu fumi?”

“No. Ma non mi dà fastidio.” (mento).

Intanto pensieri mi turbinano in testa. C’è davvero, ed è pure una gran bella donna. Una milf, di classe, ben vestita, tacco alto.

“Allora, come ti sembro?”

Certe domande dirette spiazzano.

“Oltre ogni mia più rosea aspettativa!”

“Poteva andarti peggio, dì la verità!”

Non faccio in tempo a replicare.

“Anche tu non sei male. Dimostri meno anni di quelli che hai messo.”

Due tiri ancora e mezza sigaretta vola nell’erba.

“Bene. Le presentazioni le abbiamo fatte, ora ci dobbiamo salutare meglio, non trovi?”

Si accosta e mi porge le labbra. Il suo profumo deciso copre l’odore di tabacco.

Bacia bene, con trasporto, morbida. La facevo più nervosa.

“Allora, che mi proponi?”

“Volevi andare a bere qualcosa, mi pare.”

“Sai già dove?”

“Intanto scendiamo in città, poi vediamo.”

Si accosta alla portiera ed attende che, da perfetto cavaliere, la faccia salire.

E’ curiosa, fa domande dirette, spiazzanti. La lascio indagare, non le chiedo nulla di personale. Intanto siamo scesi verso il centro, la porto in un pub che ha una saletta appartata, ideale per fare due chiacchiere in ...