1. PARENTESI


    Data: 06/02/2018, Categorie: Racconti Erotici, Etero Sensazioni Autore: SofiaC, Fonte: RaccontiMilu

    ... sesso. Sono devota a quello che mi stai permettendo di fare. Ti guardo negli occhi e tu mi guardi, come una danza di ringraziamento. La bocca si riempie fino in fondo, mi arrivi alla gola, poi risalgo e cerco il tuo sguardo appannato. Ce l’hai duro come il marmo, liscio come la pelle di un bambino e caldo come una torta appena sfornata.
    
    Sei in un equilibrio d’estasi. Lo sapevo, non è una novità, conosco l’impegno che metto in quello che mi piace fare, non ammetto errori, sono una perfezionista. Il tuo sguardo di approvazione mi inorgoglisce, come un maestro borio di stima per quella studentessa che non si è mai persa in chiacchiere.
    
    Sono tutto quello che hai sempre voluto avere.
    
    Sono il tuo triangolo d’accoglienza, le due parentesi con al centro due piccoli monti intirizziti che bramano una lingua calda che li avvolga. Li hai davanti a te, sono tuoi.
    
    Li faccio scivolare sul tuo viso, come se volessi lasciare l’impronta di qualcosa di mio nel tuo sguardo. I tuoi occhi sono lucidi e presenti. Mi ringraziano. Lecchi i miei capezzoli che in men che non si dica si alzano ancora di più, diventano ancora più duri e la mia schiena si protrae ancora più vicino alla tua bocca, come per offrirti il banchetto più estasiante che avrei mai potuto prepararti. Mangiami, mordimi, assaggiami, voglio sentire che sai di me.
    
    Vuoi di più. Così mi alzo e ti avvicino tutto il mio piacere davanti alla faccia. Eccomi, guardami, sono pronta, il corpo parla e le tue dita se ne ...
    ... accorgono.
    
    In mezzo alle mie gambe un lago di eccitazione, è calda ed arrossata, ansimante e pronta ad esplodere di piacere. Ti guardo con lo sguardo di chi supplica. Per favore prendimi, fammi diventare quella cosa di cui ti vuoi prendere cura. Tu sorridi e cominci a leccarmi avidamente, senti che sto per arrivare e ti fermi, poi riprendi e così ancora, ad un passo dalla mia esplosione ti blocchi, è una piacevole tortura, una montagna russa da cui non vorrei mai scendere.
    
    Ti bacio, la tua bocca sa di me.
    
    Prendo le tue mani grandi, lecco le tue dita, le succhio come fossero un membro tronfio di orgoglio. Mi giro e mentre io lo riprendo fra le mie labbra, tu infili le tue dita nella mia tana.
    
    Vuoi entrare? Ti sto aspettando.
    
    Mi alzo davanti a te per farmi guardare. Ti faccio guardare quello che si vede fuori, fra poco potrai assaggiare anche come si sta dentro.
    
    Mi metto a cavalcioni su di te e scendo lentamente, fino a quando siamo perfettamente incastrati. Sono piena di te ed ansimo di piacere. Lo sento così forte da farmi venire la pelle d’oca ovunque.
    
    Per favore non andartene, continuiamo per tutto il giorno, tutta la notte e poi ancora il giorno seguente. Non facciamo entrare nessuno, rimaniamo in questa bolla d’estasi.
    
    Siamo il momento giusto, il posto giusto, la cosa che tutti cercano e pochi vivono. Godi insieme a me. Non c’è cosa migliore che potremmo fare.
    
    La tua bocca cerca la mia lingua, io che non capisco più se quello che sto vivendo è reale o sono ...