1. PARENTESI


    Data: 06/02/2018, Categorie: Racconti Erotici, Etero Sensazioni Autore: SofiaC, Fonte: RaccontiMilu

    PARENTESI
    
    Arrivi al lavoro trafelata come sempre, è un mercoledì piovoso, la pioggia ti ha lasciato il viso ed i capelli umidi nonostante l’ombrello; apri la porta maledicendo il maltempo, il tuo orario settimanale e chi l’ha steso, ti scosti una ciocca bagnata dal volto e ti volti, i tuoi occhi si fermano su qualcosa che vorrebbero continuare a guardare e rimani bloccata.
    
    Non sai chi sia ma devi sapere tutto di lui.
    
    Controlli l’anulare, niente fede, potrebbe non essere sposato. Senz’altro una buona partenza.
    
    Ha gli occhi del colore dell’innocenza e l’indole di chi potrebbe sbatterti al muro e farti sentire donna anche solo con uno sguardo.
    
    “Ti piace l’avventura?” chiedi a te stessa; sì, a te che il gesto più coraggioso che hai compiuto in questi ultimi tempi, è stato non indossare la biancheria rossa a Capodanno sentendoti una ribelle anticonformista .
    
    “Sì, ne ho bisogno” ed è fatta. In un attimo sei diventata quella che non sei. Ma ti piace e ti chiedi come sia possibile continuare a soffocare questo lato oscuro che t’imbarazza ma che ti fa sussultare fino alle estremità semplicemente pensandoci.
    
    Fai pensieri peccaminosi, in un attimo siete entrambi sotto la pioggia, correte ridendo cercando un rifugio, alla prima rientranza vi fermate per ripararvi, è l’ingresso di un hotel, lui ti prende la mano e ti porta di sopra, in una camera d’albergo. Siete fradici, accaldati e complici. Tu ti siedi sul letto e lui si toglie il maglione.
    
    Quello che fino a ...
    ... poco fa era un sorriso diventa uno sguardo di approvazione. Spogliati, fammi vedere quello che desideravo ancora primo di poterlo vedere – pensi dentro di te. Si siede accanto a te, ti sposta la solita ciocca bagnata dal viso e tu annuisci.
    
    Ti voglio, prendimi.
    
    Mi baci e mi spettini, mi lecchi il collo e mi mordi i lobi delle orecchie, non so più dove sono, so solo cosa voglio. ho voglia di sentirti ovunque, voglio essere toccata, baciata e leccata ovunque. Risvegliami ogni pezzo di pelle.
    
    Tu che passi le tue mani in ogni pezzo di pezzo di me, non so più nemmeno dove prendere l’ossigeno. Si chiama istinto. I corpi si muovono da soli, non esiste il pensiero, è una danza che va via liscia. Un tango inaspettato. Tutto combacia.
    
    La schiena che s’inarca per avvicinare i miei seni alla tua pelle, sento il bisogno di sentirti dappertutto. Voglio di scoprire il tuo piacere. Guardo il tuo petto così rassicurante, segui la linea dei tuoi peli che scendono come una freccia che conduce alla strada maestra. E alla fine una città segreta da scoprire.
    
    Quello è il tuo mondo, mi avvicino per farmi conoscere, un po’ come si fa con gli animali che prima di prendere confidenza si devono fidare. Mi muovo ad istinto. La mia bocca lo accoglie. Ansimi, è il tuo benvenuto. Strofino la mia faccia sul tuo cazzo, lo scaldo col mio fiato. Lui è pronto a godere.
    
    Lo esploro con la punta della lingua, lungo le sue vene turgide, fino a scendere nella tua parte più delicata, sa di uomo e di ...
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