1. Visita in una White Room


    Data: 21/05/2024, Categorie: Feticismo Autore: vidro, Fonte: EroticiRacconti

    ... lanciarmi un lungo sguardo di apprezzamento e con tono disinvolto “hai un bel fisico, fai palestra? Mmmhhh hai anche una bella dotazione, sarà divertente guardare mentre la dottoressa ti manipola”, ormai tra di noi si è creata la giusta intimità per cui le rispondo “anche tu hai un bel corpo, belle tette tutte da palpare, il tuo culetto è notevole, non vedo l’ora che riceva le giuste cure”. Terminiamo le abluzioni, indossiamo i camici da ospedale e scoppiamo a ridere, infatti ci arrivano a malapena a metà coscia ed essendo aperti sulla schiena, ci lasciano il sedere in piena vista, sembriamo veramente ridicoli, galantemente, mi avvicino per legarle le due stringhe sulla schiena, lei spinge leggermente indietro il bacino e si struscia sulla mia leggera erezione e con tono canzonatorio “che fai, strusci? Ci siamo appena conosciuti dai tempo al tempo” mormoro una vaga scusa e lei si volta per stamparmi a piena bocca un umido bacio poi mi fa voltare, lega anche le mie stringhe e ci dirigiamo verso l’ambulatorio. Bussiamo alla porta e la dottoressa ci dice di entrare, lei ci accoglie tenendo in mano un blocco per appunti “ben arrivati, prima di iniziare, vorrei sapere se siete interessati ad un dvd completo delle vostre terapie, con un piccolo supplemento di 15 euro” entrambi accettiamo con entusiasmo “bene, iniziamo subito la visita cominciando da Lisa, venga qui, ai piedi del lettino si pieghi in avanti, appoggiando il petto al lettino ed allarghi bene le gambe, perché per ...
    ... prima cosa le devo misurare la temperatura per via rettale” Lisa fa un sospiro di disappunto “non mi è mai piaciuto misurare la febbre a questo modo, non ne possiamo fare a meno?” la dottoressa le scocca uno sguardo molto severo e le rifila una sonora sculacciata “non cominci a lamentarsi già dall’inizio, decido io cosa fare e come, non ammetto scuse infantili, se non le va bene può anche tornare a rivestirsi e lasciare la clinica, a lei la scelta” con voce tremula Lisa chiede scusa e promette che non accadrà più e, con rassegnazione, assume la posizione, Ilse posa il blocco, indossa un paio di guanti chirurgici prende un vasetto di crema e con l’indice ed il pollice le divarica le natiche e le massaggia l’ano con il dito medio dell’altra mano bello unto, spingendovi dentro il polpastrello, lo sfila, aggiunge altra crema e torna a penetrarla, questa volta per tutta la sua lunghezza, e lo ruota lentamente alcune volte strappandole dei sonori sospiri, più di piacere che di fastidio, poi prende un grosso termometro e, con mano esperta, ma lentamente, lo introduce per più della metà della sua lunghezza e lo muove in tutti i modi, lo ruota, lo sfila quasi del tutto e lo reintroduce, Lisa borbotta “oooohhhh, misurare la febbre così è tutta un’altra cosa, mi piaceeeee da mattiiiii!”, trascorsi i tre minuti canonici, la dottoressa lo sfila bruscamente, strappando a Lisa un sospiro di delusione e legge la misurazione “sehr gut! non c’è febbre, e, come prevedevo, non è stato poi così ...
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