1. che fai? (3)


    Data: 21/05/2024, Categorie: Prime Esperienze Trans Gay / Bisex Autore: evablu, Fonte: xHamster

    La parolaccia fu lo spartiacque, ben lungi dal risvegliarmi mi fece entrare definitivamente nel ruolo e quando lui mi tirò via da quella scomoda posizione della cucina volammo - camminando non senza difficoltà per via dei rispettivi piselli eretti - sul mio letto. Mi sfilò la maglietta senza che io opponessi la minima resistenza, rimasi NUDA davanti a lui e lui fece la cosa più erotica che potesse fare, rimase a guardarmi ammirato e poi mi rivolse due parole meravigliose: "Sei STUPENDA".
    
    Si tolse anche lui la maglietta, quanto era muscoloso e bono, ma com'è che gli piacevo io, mi chiedevo mentre lui si avventava sul mio corpo, poteva farsi tutte quelle che voleva e invece aveva scelto me, me che lo amavo alla follia e ora che stava finalmente prendendo liberamente e abbondantemente il latte che voleva offerto mi sentivo totalmente sua, sì, SUA, nell'accarezzargli i capelli rossi e nel premergli la testa sul mio seno, dal quale si stava abbeverando, succhiando avido i capezzoli e mordendo impietoso le rotondità delle poppe.
    
    "Latte, latte - diceva affannato, continuando a mordicchiare e a suggere i miei bottoncini - ti voglio, cazzo quanto ti voglio", e in un battibaleno mi scippò le scarpe e poi i jeans, lasciandomi senza fiato e senza parole, riuscii a dirgli solo "che fai?", mentre mi toglieva pure i calzini e poi, senza dire null'altro, le mutandine, costringendomi a coprirmi le nudità, perché mi resi conto che, nonostante la situazione più che coinvolgente, mi ...
    ... vergognavo da morire nel mostrarmi completamente NUDA.
    
    Fece una pausa, si godette, sorridendo compiaciuto, la scena del mio corpo completamente nudo, con le mani che pudicamente coprivano pisello e palline, si tolse anche lui scarpe, pantaloni e calze e poi, prendendo un lembo del lenzuolo e della coperta, mi offrì l'intimità delle coltri, facendomi scivolare sotto, in modo che più che vederci nudi potessimo sentirci nudi. Risentii la sua bocca riprendere l'allattamento, la sua lingua esplorare tutto quello che poteva, anche la mia bocca, e il primo bacio fu quasi distratto, sentii il suo sapore dolciastro ma fu solo un istante, le nostre lingue si allacciarono in un contatto umido, caldo, poi mi portò la mano sul suo coso e di nuovo mi scappò un "cazzoooo!" che diceva tutto, "ora te lo do, piccola puttanella, lo so che non vedi l'ora", e riprese a leccare, impugnando il mio cosino e scendendo giù, di nuovo gli chiesi "che fai?" e non rispose, che maleducato, poi lo vidi sparire con la testa sotto il lenzuolo e ancora chiesi "che fai?" e quando sentii sulla punta del pisello lo stesso contatto, la stessa sensazione che poco prima avevano provato la mia lingua e la mia bocca, mi resi conto che stava facendo una cosa che volevo fargli io, "che fai", chiesi ancora inutilmente e mi divaricò le cosce lisce, sentii che la lingua e la sua bocca si infilavano dentro il mio cosino per quanto era lungo (non molto, ma comunque in quel momento lo avevo duro come mai era successo prima), poi ...
«123»