Domenica
Data: 17/05/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Automne, Fonte: EroticiRacconti
Domenica.
Monica sta studiando nella sua stanza. Come sempre.
Nella camera accanto la sua coinquilina Yasmine sta scopando con Marco in modo insopportabilmente rumoroso. Come sempre.
Monica non ne può più da tempo. Ogni giorno si ripetevano le stesse urla. Grida di piacere che nemmeno la musica nelle cuffie, che comunque la deconcentrava dallo studio, potevano attutire. Era insopportabile. A volte andavano avanti per l’intera nottata svegliandola a ripetizione. La domenica, poi, era una cosa incredibile: rincasavano all’alba e iniziavano ad attaccarsi già all’entrata della porta o probabilmente salendo le scale, scopavano per l’intera giornata senza ritegno, senza il minimo rispetto per Monica, senza la paura di farsi sentire. Come poteva concentrarsi su “Cartesio e il metodo scientifico” con quel casino? Avrebbe avuto uno degli ultimi esami prima della tesi nel giro di 10 giorni e l’unica cosa che poteva rimanerle in mente era il suono roco dei ripetuti orgasmi di Yasmine. Malediceva il giorno in cui aveva deciso di rispondere alla sua inserzione: “cercasi coinquilina”. L’aveva trovata diretta e sintetica e aveva deciso di trasferirsi in questo appartamento a 4 kilometri dall’università. L’avesse mai fatto! Non vedeva l’ora arrivasse la fine del mese e che si liberasse quell’appartamento in centro che avrebbe condiviso con altre due colleghe. Lì avrebbe trovato pace. In una giornata come questa sarebbe andata in aula studio, ma la bici era rotta, faceva -2 e stava ...
... iniziando a nevicare. Doveva sorbirsi il perverso e detestabile show.
Monica non era interessata al sesso. L’aveva fatto una volta, al liceo, più per dovere e confronto con le compagne che per reale voglia. Ogni tanto si masturbava, soprattutto prima degli esami, quasi a scaricare l’ansia ma si trovava sempre ad immaginarsi con un uomo in un futuro lontano, come una bambina che gioca a fare la donna. Ogni tanto si trovava perfino ad immaginare gli orgasmi di Yasmine ad a provare ad immedesimarsi in lei. Un po’ la invidia, invidia la sua sicurezza, la sua tenacia, la sua fame: se Yasmine vuole una cosa, la prende.
Monica è molto più timida e insicura, quella che si potrebbe definire “una persona che ha paura della propria ombra”. Sempre occhi bassi, sembra quasi lontana con la mente, teme le reazioni delle persone. Eppure è molto bella. Una bambolina. Un metro e sessanta di assoluta perfezione. Ventitré anni, un caschetto nero che le incornicia il volto sottile, la bocca carnosa, il naso fine ed appuntito. I suoi occhi azzurri velati di una grigia tristezza scioglierebbero all’istante qualsiasi cuore (e indurirebbero qualsiasi cazzo). I grandi maglioni sformati che indossa non riescono del tutto a castigare il suo seno prosperoso, pieno, che scoppia sotto il reggiseno da dove ogni tanto fuoriesce dandole fastidio. Le gambe forti, rassodate dalla corsa non hanno mai stretto veramente un uomo, ma chiunque avesse la fortuna di averle attorno ai fianchi non ne uscirebbe più. ...